i dati allarmanti della Uil
Evasione fiscale, pochi aiuti alla Puglia: solo Bari e Ugento hanno ricevuto contributi statali
Così Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia. Le somme redistribuite ai Comuni sono ancora marginali e disomogenee; e i Comuni non hanno personale
In Italia l’evasione fiscale continua a superare i 90 miliardi di euro l’anno, un fiume di risorse sottratto al finanziamento di servizi essenziali. Contro tale fenomeno, alla vigilanza dello Stato centrale dovrebbero affiancarsi gli enti locali, per prossimità e conoscenza del territorio. Oggi, la legge incentiva il contrasto all’evasione fiscale attraverso il ristorno di una quota, che è variata in percentuale negli anni, dell’ammontare recuperato dai Comuni. Eppure, osservando i dati sui contributi statali erogati nel 2024, è evidente che il meccanismo non decolla. Le somme redistribuite ai Comuni sono ancora marginali e disomogenee e, in molti casi, in calo rispetto al passato.
È quanto segnalato dal servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione della Uil, diretto dal segretario confederale Santo Biondo, nell’indagine conoscitiva basata sui dati del Ministero dell’Interno.
La Puglia si colloca al terz’ultimo posto per contributi statali alla lotta contro l’evasione, con un supporto economico non solo irrisorio, ma addirittura in calo rispetto al passato: la cifra ricevuta ammonta a 3.780 euro. Solo l’Abruzzo e il Molise (che riceve 25 euro), raccolgono supporto inferiore. Non regge il paragone con Lombardia e Liguria, le quali ricevono contributi rispettivamente per 1.247.094 euro e 418.330 euro.
Nello specifico, Bari ha ricevuto come sostegno statale la cifra di soli 1.775 euro (meno della metà rispetto al 2023), Ugento 2.004. Un confronto: Milano riceve 397.991 euro, Torino 126.060. Bari e Ugento i metri di paragone, sì, perché nel “tacco italiano” sono gli unici due comuni a ricevere effettivamente un supporto. Zero gli euro ricevuti dalla BAT, da Foggia, da Lecce, da Taranto, da Brindisi.
«Con un‘evasione fiscale che ha superato i 90 miliardi l’anno l’impegno statale e locale porta risultati risibili che non ci faranno raggiungere quegli obiettivi di giustizia sociale che si fonda sulla redistribuzione della ricchezza proprio attraverso una equa pressione fiscale», spiega Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia.
«La Puglia ha recuperato nel 2024 appena 3.780,53 euro da due Comuni: Bari (1.775,60 euro) e Ugento (2.004,93 euro). Cifre irrisorie, briciole che tra l’altro continuano a diminuire. Nel 2023 il Comune di Bari aveva riscosso più del doppio. Con questo sistema non solo l’evasione continuerà a crescere ma non si potranno mai redistribuire quelle somme necessarie a finanziare servizi e opere necessarie ai territori. La sperequazione non riguarda solo il rapporto Nord-Sud, a dimostrazione di una generalizzata mancanza di personale formato ad hoc su tutto il territorio. Così assistiamo a una disomogenea distribuzione delle risorse con la Lombardia che ha raccolto oltre 1,2 milioni di euro, l’Emilia Romagna mezzo milione e la Liguria che ha superato i 418mila euro» continua Ricci.
Allo stato attuale, molti municipi, specie medio-piccoli, non dispongono di personale formato in materia tributaria o di fondi sufficienti. Inoltre, la cooperazione con l’Agenzia delle Entrate resta farraginosa e mancano uffici in grado di utilizzare banche dati complesse. Soprattutto non esiste un piano nazionale che definisca standard, incentivi, criteri di trasparenza e, magari, premi per le amministrazioni virtuose. Il risultato è che la capacità degli enti locali di riscuotere in modo efficace quanto spetterebbe loro è compromessa.
«La lotta all’evasione può portare a risultati per il territorio solo se sinergicamente tutti operano per il medesimo risultato. La conoscenza dei territori e delle dinamiche locali in capo alle amministrazioni può essere senza dubbio d’aiuto nella lotta, ma serve personale dedicato, bisogna investire in formazione continua, creati uffici intercomunali, una integrazione digitale piena con l’Agenzia delle Entrate, per accedere in tempo reale alle informazioni catastali e reddituali e produrre segnalazioni qualificate. Un premio annuale alle migliori performance, affiancato a un Rapporto pubblico sulle attività dei Comuni», conclude Ricci.