Politica
Puglia, i 5S attendono Conte per accordarsi con Decaro
Torna nella prossima seduta la legge salva-sindaci: parola di Amati e Paolicelli
Il M5S attende istruzioni dal leader nazionale Giuseppe Conte per palesare i prossimi passi verso le regionali pugliesi, in vista dell’intesa con il candidato governatore Antonio Decaro (i contatti sono stati ben avviati nelle ultime settimane): i consiglieri regionali grillini attendono una convocazione dall’ex premier per assumere una posizione più lineare, dopo una serie di serpentine per barcamenarsi tra l’appoggio esterno e la rivendicazione di una ristrettissima autonomia dalla maggioranza di Emiliano.
Non a caso la posizione dei pentastellati è stata oggetto di un confronto acceso alla Camera nel question time tra il ministro meloniano Tommaso Foti e il deputato contiano Leonardo Donno. L’esponente del governo, interpellato sulla gestione dei fondi della Coesione in Puglia e nel comune di Maglie in particolare, ha ricordato al parlamentare salentino che «i 5S sono nella maggioranza di Emiliano» e che il «governatore aveva elogiato il patto sui fondi siglato con il premier Giorgia Meloni e con l’allora ministro Raffaele Fitto». Donno, nella replica, si spinto avanti nell’affermare che il suo partito è all’opposizione del centrosinistra (è uscito dalla giunta dopo l’inchiesta Codice Interno), pur votando il Bilancio e la manovra per coprire il deficit della Sanità lo scorso aprile, soccorrendo la maggioranza emilianista in una miriade di occasioni.
Ora questa situazione indecifrabile per i grillini sarà affrontata con il leader nazionale, che dovrà dare il via libera alle trattative con il Pd e Decaro, sulla base di una serie di priorità programmatiche (i consiglieri uscenti e tanti portavoce aspiranti alla promozione in consiglio regionale sono super favorevoli ad una intesa con i progressisti).
A destra Il deputato salviniano Rossano Sasso suona la carica alla coalizione di centrodestra: «Noi apriremo la campagna elettorale a Bari il 25 giugno con il nostro coordinatore regionale Roberto Marti e con il vicesegretario nazionale Roberto Vannacci». E agli alleati manda un messaggio: «Urge riunire il tavolo del centrodestra regionale ed individuare celermente il candidato presidente che possa rappresentarci e lottare per liberarci dalla cappa politico-amministrativa della sinistra. L'elettorato di centrodestra e non solo non può attendere oltre. Perché aspettare ancora, e non dare la possibilità a quello che sarà il nostro candidato di far conoscere per tempo idee, programmi, alternative al centrosinistra? Perché ridursi all’ultimo?». Il parlamentare barese aggiunge: «La Lega ha già chiesto con il segretario regionale Marti che il tavolo possa riunirsi subito. Spero in una candidatura politica netta, chiara e determinata. Nulla contro il civismo anche se, almeno in Puglia, ha dimostrato spesso di essere una foglia di fico politica del Pd e le cronache giudiziarie degli ultimi anni lo testimoniano. Bisogna poter offrire ai pugliesi un'idea chiara, e chiaramente sarà il tavolo del centrodestra a decidere».
Legge sui sindaci Su pressioni dei consiglieri dem Francesco Paolicelli e Fabiano Amati, in commissione affari istituzionali la bocciatura della loro proposta, per il regolamento, consentire che nella prossima seduta del Consiglio regionale si discuta la riforma della norma che regola le candidature per l’assemblea di via Gentile dei primi cittadini. Il disegno di legge, con un'ulteriore mediazione che consentirebbe ai sindaci di dimettersi 60 giorni prima del voto (entro il 20 luglio), potrebbe trovare il sostegno anche della minoranza (in particolare di Fratelli d’Italia). Il consiglio regionale punta ad intervenire sulla questione prima del 9 luglio, data nella quale è previsto che la Corte costituzionale chiarisca la propria linea sull’attuale legge Scalera, impugnata nei mesi scorsi.