Politica

Anche Metsola in Valle d’Itria: incontro con Meloni tra i trulli

MICHELE DE FEUDIS

La presidente del parlamento Ue da giovedì è in vacanza in Puglia. Il dialogo nelle giornate in cui si completa la Commissione Ursula 2. La premier, oltre a condividere momenti di svago con gli amici più cari segue tutti i dossier più roventi

BARI - La Valle d’Itria è come la Sardegna degli anni d’oro del «berlusconismo»: dalle ville luccicanti di Porto Rotondo alle più genuine masserie della Piana degli ulivi, il passaggio nella stagione di Giorgia Meloni premier è obbligato. Ormai questa terra è una vera calamita per politici nazionali e non solo.

Da giovedì, dopo essere atterrata a Bari, è in vacanza tra le dolci colline pugliesi anche Roberta Metsola, esponente di primo piano del Partito popolare europeo, nonché presidente (al secondo mandato) del parlamento di Bruxelles. I ben informati confermano che Metsola si é sentita con la Meloni per programmare un incontro proprio in queste ore. Solo un saluto estivo, nelle giornate di rispettive vacanze? Difficile dirlo. Di sicuro il dialogo tra le due ha un notevole rilievo politico nelle ore cruciali in cui si va completando il mosaico della nuova Commissione europea.

I rapporti di Fratelli d’Italia con la Metsola sono consolidati, anche per i buoni uffici di Raffaele Fitto, ministro plenipotenziario per il Sud e il Pnrr, ma soprattutto detentore di antichi legami a Bruxelles con l’arcipelago del Ppe più attento a quello che succede nella destra dello scacchiere continentale. Non a caso la presidente del parlamento europeo era stata in visita in Puglia nel dicembre scorso, accompagnata proprio da Fitto, candidato naturale del governo italiano per assumere un ruolo di rilievo nel nascente esecutivo Ursula 2.

L’incontro Meloni-Metsola, lontano dai riflettori e nella magica atmosfera tra i trulli, è l'ennesima smentita per le ricostruzioni di un possibile isolamento internazionale dell’Italia, mentre rilancia la centralità dell’Italia non solo come Paese fondatore dell’Unione ma anche come player nei dossier internazionali più importanti, a partire da quelli sull’immigrazione e sullo sviluppo lontano dagli eccessi ideologici green, temi che hanno visto spesso coincidere posizioni e voti in aula di popolari e conversatori. Quanto peserà nel prossimo schema della von der Leyen si saprà nelle prossime ore.

Le giornate della Meloni alla masseria Beneficio sono cadenzate da relax con la comitiva di sempre (tra cui il sottosegretario Marcello Gemmato, con la moglie Laura e le due figlie, legatissime alla piccola Ginevra, Arianna Meloni e il ministro Francesco Lollobrigida) e costante lavoro sull’agenda politica di questi giorni, dai temi internazionali (come la crisi in Medio Oriente) a quelli nazionali legati alla ripresa di settembre. A Ferragosto tra i vari momenti memorabili della serata c’è stato anche quello in cui gli ospiti della comitiva meloniana si sono rinfrescati con la liturgia dell’anguria (rigorosamente locale e gelata), reperita da un fornitore segreto. E oltre ai cocomeri (come vengono chiamati a Roma), tra le mura fortificate in questi giorni è arrivata ogni genere di eccellenza valligiana (dalle focacce alle mozzarelle, senza dimenticare il capocollo di Martina e i panzerotti).

Ieri si sono affacciati davanti all’ingresso della Beneficio anche due ragazzi con un calessino, pronti ad offrire una passeggiata nelle campagne tra gli ulivi alla piccola Ginevra: una ennesima manifestazione di attenzione e simpatia per la Meloni, da cinque anni habitué qui (introdotta dal consigliere regionale di Fdi Luigi Caroli, già sindaco di Ceglie), ormai adottata dalla comunità della Valle, a cui ha sempre riservato attenzione, selfie e sorrisi, anche negli anni più complicati della costruzione del nuovo percorso della destra di governo.

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