Mercato immobiliare

Case in Puglia, schizzano alle stelle i prezzi degli affitti (+10%)

Gianpaolo Balsamo

Le vendite si fermano al +1,7%. Il costo medio a metro quadro è di 1.500 euro

PUGLIA - Gli italiani riprendono a pianificare l’acquisto della casa e, di conseguenza, cresce il mercato immobiliare in Italia dove si prevede un trend in crescita fino al 2025.

Il numero delle persone interessate a comprare un’abitazione nel giro di un anno è cresciuto del 13,8%, spinte sia dall’andamento del mercato delle locazioni, che dal minor costo del tasso di interesse sui mutui. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’indagine sul mercato immobiliare Residenziale effettuato dall’Ufficio Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) di Confcommercio.

Tra i fattori che trainano il mercato ci sono i canoni di locazione alti e la forte richiesta di abitazioni in locazione che spingono molti piccoli e medi investitori a puntare sull’acquisto di abitazioni da mettere a reddito (58,4%). I grandi investitori cercano invece immobili da mettere a reddito nelle prime location urbane o turistiche (6%). Il 22,9% degli associati Fimaa ritiene determinante l’alto tasso di inflazione, mentre il 6% degli intervistati ritiene che un eventuale calo dei tassi bancari determinerà un aumento di transazioni.

A frenare gli scambi, invece, ci sono gli alti costi di ristrutturazione (44,7%), il timore per la congiuntura economica, i tassi dei mutui e l’occupazione (36,1%). Il 17,6% degli agenti associati a Fimaa ritiene che il mercato sia penalizzato dal quadro normativo e fiscale, come la classificazione energetica e la tassazione sulle plus-valenze per gli immobili che hanno usufruito del Superbonus al 110%.

Se volessimo entrare nello specifico del marcato immobiliare, invece, secondo i dati dati relativi alle case in vendita e in affitto dell’Osservatorio mensile di «Immobiliare.it», è da evidenziare come lo scorso mese di gennaio, a livello nazionale, la domanda di case in vendita è cresciuta del +23%. La domanda di immobili in affitto, invece, è cresciuta in modo pressoché uniforme in tutta la penisola. La differenza rispetto allo scorso anno è pari a +19,6%. A crescere è stata soprattutto la domanda al Sud, con +21,1%.

Per quanto riguarda i prezzi delle abitazioni, in generale registra un aumento dell’1,8%, grazie soprattutto alla spinta delle abitazioni nuove (che a ottobre 2023, secondo l’Istat, hanno registrato un +8%). Questo dato, spiegano alla Fimaa, dimostra «che chi cerca casa presta sempre più attenzione a unità immobiliari efficientate energeticamente per un risparmio sui costi di gestione».

Lo scorso mese di febbraio, sempre secondo i dati dell’Osservatorio di «Immobiliare.it», il prezzo richiesto per gli immobili in vendita è stato più alto nella regione Trentino Alto Adige, con 3.293 euro al metro quadro. Al contrario, per un immobile in vendita nella regione Calabria vengono richiesti 930 euro per metro quadro, il valore più basso di tutta Italia.

In Puglia come in Basilicata, invece, vengono richiesti tra i 1.300 e i 1.500 euro al metro quadrato.

Nello stesso mese, il prezzo richiesto per gli immobili in affitto è stato più alto nella regione Valle d'Aosta, con 18,60 euro al mese per metro quadro. I prezzi medi più bassi sono stati invece richiesti nella regione Umbria, con solo 7,32 euro al mese per metro quadro, il valore più basso a livello nazionale.

In Puglia, invece, il locatario ha pagato mediamente 8,99 euro al mese per metro quadrato, meno in Basilicata (7,72 euro al mese al metro quadrato).

«Guardando alla Puglia, una delle regioni più vivaci, anche a livello di mercato immobiliare - ha commentato Carlo Giordano, componente del consiglio direttivo di Immobiliare.it - si nota come rispetto a 12 mesi fa, sia l'affitto ad aver conosciuto l'aumento di prezzo più rilevante, +10%, mentre la vendita si ferma al +1,7%. In particolare, a Bari il canone medio richiesto è aumentato del 18% rispetto a febbraio 2023, toccando quota 11,7 euro/mq, la cifra più alta in regione. Tuttavia, il forte aumento dei prezzi d'affitto ha comportato un conseguente calo nella domanda, che si è contratta di quasi il 20% nell'anno. Trend comunque confermato anche nell'ultimo mese dove si vede un decremento nelle richieste di affitto pari al -10,5%».

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