Il caso

L'allarme della Corte dei Conti: «Nessuno denuncia gli sprechi, li scopriamo dai giornali»

Massimiliano Scagliarini

Parla il procuratore de Gennaro: «Amministratori pubblici reticenti». Aumentano le condanne ma in pochi risarciscono»

BARI - C’è «una certa reticenza» da parte degli amministratori pubblici a segnalare gli sprechi, soprattutto nel mondo della sanità. E così a far aprire i procedimenti per danno erariale sono soprattutto i rivoli delle indagini penali o anche la stampa, «spesso più informata di noi nonostante il codice di giustizia contabile preveda l’obbligo di segnalazione». È l’allarme lanciato dal procuratore regionale della Corte dei conti, Carmela de Gennaro: nonostante la Puglia sia una terra «economicamente sana, in cui non emergono grossi fenomeni di criticità sotto il profilo della gestione delle risorse pubbliche», esiste un tema «connesso ai fondi del Pnrr su cui bisogna vigilare».

L’apertura dell’anno giudiziario contabile (c’erano tra gli altri il procuratore generale Leonardo Leone de Castris, il procuratore distrettuale Roberto Rossi, il procuratore di Trani, Renato Nitti, il nuovo avvocato distrettuale Giovanni Cassano e i vertici delle forze dell’ordine) è stata l’occasione di fare il punto sui 53 atti di citazione depositati nel 2023 (nello stesso anno sono state emesse 87 sentenze in materia di contabilità pubblica, con 38 condanne, 17 assoluzioni e 8 «patteggiamenti»), ma anche di ribadire un allarme già lanciato a livello nazionale: «I progetti di riforma della giurisdizione contabile - ha detto de Gennaro - tendono a limitare le possibilità del pubblico ministero contabile, che potrebbe procedere solo nelle ipotesi di dolo e non in quelle di colpa grave». Il regime transitorio voluto durante il Covid per semplificare le procedure potrebbe, insomma, diventare definitivo....

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