L'iniziativa

Contrasto alla povertà, riparte oggi il Reddito di dignità in Puglia

Le istanze possono essere inserite a partire da oggi e fino alle 14 del 5 gennaio 2024. Le domande possono essere presentate direttamente dai cittadini oppure tramite gli sportelli dei Caf e dei patronati

BARI -  Parte da oggi il nuovo Reddito di dignità in Puglia, la misura regionale per il contrasto alla povertà che la giunta Emiliano ha confermato rimodulandola. Da oggi, come annuncia il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano, è possibile presentare le domande per accedere al ReD. Si prevede un’indennità mensile di 500 euro a fronte, però, della sottoscrizione del Patto di inclusione e dello svolgimento delle prestazioni da questo previste.

Tra i criteri per beneficiare del sussidio innanzitutto il valore dell’Isee, non superiore a 9.360 euro, poi la composizione del nucleo familiare, la presenza di disoccupati ultracinquantenni. «Il ReD - commenta Mazzarano - è un intervento che ha caratterizzato l’identità delle politiche di welfare della Regione Puglia sin dalla scorsa legislatura. Il governo regionale si propone di essere inclusivo e attento alle disuguaglianze sociali. Questa nuova edizione del ReD è una risposta concreta in un periodo in cui molte famiglie, a causa dell’aumento del costo della vita, sono in affanno, e spesso non hanno la possibilità di mettere il piatto a tavola e fare fronte ai bisogni primari». 

«Abbiamo voluto fortemente che i nostri concittadini in situazioni di difficoltà potessero trovare, attraverso questo nuovo bando, un supporto economico e una opportunità di sostegno reale. È stato questo l’obiettivo principale del nostro lavoro, di quello degli uffici, congiunto e assolutamente integrato: lo dichiarano il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, insieme agli assessori Rosa Barone (Welfare) e Sebastiano Leo (Lavoro), commentando l’avvio del nuovo Reddito di dignità. Le istanze possono essere inserite a partire da oggi e fino alle 14 del 5 gennaio 2024. Le domande possono essere presentate direttamente dai cittadini oppure tramite gli sportelli dei Caf e dei patronati, convenzionati con gli Ambiti territoriali, oppure tramite gli sportelli di segretariato sociale degli Ambiti territoriali, utilizzando l'apposita piattaforma informatica

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