Eccellenze
Aerospazio, la Puglia prende il volo
La Regione investe su promozione e alta formazione. L’Its attrae sempre più diplomati
La rapida ascesa del settore aerospazio pugliese è sotto gli occhi di tutti, basti pensare che si regista una crescita vicina all’80% delle esportazioni dalla Puglia verso gli Emirati Arabi Uniti. E in una Regione che punta sull’alta formazione degli Istituti Tecnici Superiori per avere tecnici specializzati made in Puglia, il biennio interamente finanziato dedicato all’aerospazio e alla mobilità sostenibile appare occasione quanto mai propizia di lavoro.
«Gli Emirati Arabi Uniti – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci di ritorno dall’Airshow di Dubai – sono un mercato di grande interesse. Un terreno fertile per puntare anche su un settore innovativo e strategico come l’aerospazio. Quest’ultimo, dopo la crisi sanitaria, sta dando segnali rilevanti di ripresa con un +43,2% da gennaio a giugno 2023».
Si pensi che Emirates Airlines, che dispone della flotta Boeing 777 più grande del mondo, ha ordinato 202 motori GE9-X alla AvioAero che li progetterà e realizzerà nello stabilimento di Brindisi. Un settore di enormi potenzialità, quindi, in un mercato in rapidissimo sviluppo, in grado di offrire opportunità preziose di lavoro. In questo scenario incoraggiante, è importante sottolineare che l’offerta formativa di ITS Mobilità Sostenibile e Aerospazio Puglia si amplia e si diversifica sul territorio.
«Stiamo assistendo a un grande sviluppo dell’aerospazio, con una serie di nuovi programmi a Grottaglie e a Brindisi su nuove produzioni, manutenzioni, motori aeronautici. – spiega il Presidente ITS Mobilità Sostenibile e Aerospazio Puglia Antonio Ficarella – E sviluppo della space economy, con una serie di servizi: monitoraggi da satelliti e aerei a pilotaggio remoto o autonomo, tecnologie per la urban mobility, la urban delivery, le smart cities e le smart communities, enormi potenzialità nell’integrazione tra tecnologie aeronautiche, autoveicoli connessi, nautica. Per non parlare delle tecnologie della mobilità sostenibile, new fuels e idrogeno».
In pratica, a cosa punta un ITS in un settore in così rapida evoluzione? «Vogliamo contribuire alla formazione delle risorse umane, anche considerando l’upskilling o il reskilling delle attuali risorse, per sostenere i processi di innovazione tecnologica e transizione digitale e ambientale. Offrire, in questo modo, alle aziende pugliesi la possibilità di sviluppare nuove tecnologie, prodotti o processi con l’approccio test before invest, utilizzando i nuovi laboratori dell’ITS come banco di prova delle nuove tecnologie e del necessario personale tecnico», afferma Ficarella, che sottolinea: «Grazie ai fondi PNRR sarà possibile sviluppare laboratori per la formazione di figure tecniche specializzate, nei settori delle tecnologie produttive innovative, additive manufacturing, materiali compositi, mobilità sostenibile, new fuels e idrogeno, tecnologie spaziali, manutenzione aeronautica e navale, servizi aeroportuali. Un’ampia offerta formativa, dunque, con possibilità di svolgere periodi di formazione e tirocinio in azienda e all’estero, accompagnamento al lavoro».
E non solo: «La mobilità sostenibile e il trasporto aereo, integrato con altri mezzi di trasporto come quello navale e su gomma, sono elementi fondamentali per lo sviluppo del turismo. La mobilità sostenibile, con i benefici effetti sul territorio, costituisce elemento di attrattività del territorio stesso», spiega il Presidente ITS Mobilità Sostenibile Aerospazio Puglia.
Lina Talmesio, coordinatrice didattica dello stesso ITS, evidenzia che quest’anno c’è stato un incremento di iscritti rispetto al passato. «Gli iscritti sono in prevalenza maschi e in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado ad indirizzo tecnico, anche se negli ultimi anni abbiamo avuto un aumento di diplomati professionali e, seppur lieve, anche di liceali. I ragazzi hanno una forte attitudine nella attività pratica». L’auspicio, dunque, è quello di avere più studentesse in futuro, anche perché le opportunità di lavoro sono tante. «Il territorio brindisino/jonico, legato alla presenza di alcuni poli già da tempo affermati: aeronautico, meccanico, avio-motoristico, è un territorio con notevoli ricadute occupazionali specialistiche e di formazione professionale di eccellenza. L’ITS Aerospazio Puglia, è di fatto diventato un efficace strumento di promozione della conoscenza per lo sviluppo del territorio e della comunità, al fine di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani ad alta specializzazione», sottolinea Talmesio.
Non solo Brindisi e Grottaglie, ma anche Bari e il Salento. Quanto questo percorso di due anni di studio e stage in azienda sia strategico, lo sa bene la Dirigente dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase, in provincia di Lecce, Anna Lena Manca. «Il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto, da visionari, già dal 2012 hanno ritenuto che, far parte dell’ITS Mobilità Sostenibile e Aerospazio Puglia sarebbe stata una valida opportunità da offrire agli studenti di questo territorio. Gli ITS, formazione terziaria non universitaria, sono ora diventati delle leve strategiche della formazione tecnica superiore ancor più nel capo di Leuca, dove pensiamo che possa diventare volano di sviluppo, sia per la formazione delle risorse umane che per l’indotto che ad esso è collegato», afferma la Manca, spiegando che: «L’ITS rappresenta la risposta ai bisogni reali di formazione, considerando le varie analisi delle prospettive dei settori di logistica e trasporto che vedono la Puglia, e quindi il capo di Leuca, come ponte sul Mediterraneo, snodo strategico di traffici marittimi e anche di flussi turistici».
ITS vuol dire lavoro, dunque. E in un pullulare di Job Day e Fiere dedicate alle opportunità occupazionali, quando chiediamo ad Antonio Ficarella, che oltre che Presidente ITS Mobilità Sostenibile e Aerospazio Puglia, è anche Direttore Dipartimento Ingegneria dell’innovazione di Unisalento, cosa consiglia i diplomandi, lui non ha dubbi: «Intanto di seguire le proprie passioni. Solo così si avrà la voglia e la forza di studiare con gioia, imparare con umiltà, comprendere il mondo circostante e le sue complessità, ed essere in grado di contribuire allo sviluppo della società che ci circonda, diventando protagonisti della propria vita».