La mobilitazione

Cgil Puglia: «Non ci stancheremo di chiedere la pace per l'Ucraina»

La dichiarazione del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo: «saremo al fianco del mondo dell'associazionismo in tutte le piazze pugliesi in questi giorni di mobilitazione»

BARI- «Non siamo e non saremo mai equidistanti tra aggressori e aggrediti ma non ci stancheremo di reclamare pace. Per questo promuoviamo in collaborazione con il mondo dell’associazionismo numerose iniziative e saremo in tutte le piazze pugliesi in questi giorni di mobilitazione»: lo dichiara il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo. 

«A un anno dall’invasione russa in Ucraina - aggiunge - un anno di guerra con il suo carico di orrore e devastazione, di tensioni internazionali che espongono il mondo a una escalation addirittura nucleare del conflitto, la rete italiana delle associazioni che si battono per la pace e il disarmo e alle quali la Cgil aderisce, torna a manifestare in tutta Europa e in Italia. Anche in Puglia previste tra oggi e domenica numerose manifestazioni indette per reclamare, ancora una volta, che siano le diplomazie e parlare e non le armi, che la Russia ponga fine al suo disegno di violazione territoriale in spregio a ogni norma di diritto internazionale».

Un appello che in Puglia riecheggerà da numerose piazze: a Bari presidio sabato 25 febbraio dalle ore 10 in piazza Umberto, al quale parteciperà la Cgil Puglia e Cgil e associazioni della Bat. Ad Altamura sempre domani manifestazione in piazza Zanardelli a partire dalle ore 9.30; a Gioia del Colle appuntamento in piazza Plebiscito dalle ore 16.30. A Lecce domani concentramento alle ore 9.30 davanti porta Napoli e dalle 10.30 corteo verso piazza Sant’Oronzo. A Foggia questa sera catena umana per la pace dalle ore 18 che si snoderà dalla Biblioteca Provinciale fino a giungere – attraversando le vie del centro – il palazzo della Prefettura. A Taranto iniziativa domenica 26, in Piazza della Vittoria, dalle ore 10. A Brindisi sit-in questa sera dalle 17.30 in corso Umberto angolo via Conserva.

«La guerra non è ineluttabile, continuiamo a pensarlo - continua - siamo stati più volte in questi mesi impegnati in iniziative pubbliche a sostegno del popolo ucraino e per la pace: un tema al quale abbiamo voluto dedicare l’apertura dei nostri lavori congressuali il 24 gennaio scorso, dando voce alle donne vittime di conflitti e regimi autoritari». 

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