I numeri

Università, la classifica Censis: Bari penultima tra i grandi atenei, tra i piccoli cresce la Basilicata

L'area con più iscritti è quella giuridica-economica-sociale, a seguire c'è quella delle discipline Stem e quella sanitaria e agro-veterinaria; ultimo posto per le discipline dell'area artistica-letteraria-educazione

Crescono le immatricolazioni nelle universita' - +5,3% - soprattutto al Centro e al Sud, meno nel Nord Italia. L'area con piu' iscritti e' quella giuridica-economica-sociale, a seguire c'e' quella delle discipline Stem e quella sanitaria e agro-veterinaria; ultimo posto per le discipline dell'area artistica-letteraria-educazione. Tra i mega atenei statali - con oltre 40.000 iscritti - resta in prima posizione l'Universita' di Padova, seguita da Bologna e poi, al terzo posto, sale l'Universita' di Pisa che supera la Sapienza di Roma che si ritrova cosi' al quarto posto ex aequo con l'Universita' Statale di Milano che guadagna un posto rispetto all'anno scorso. Tra i grandi atenei non statali - con oltre 10.000 iscritti - la Luiss si conferma al vertice della graduatoria davanti all'Universita' Bocconi e all'Universita' Cattolica. Per quanto riguarda le differenze di genere, nei corsi di informatica e Ict prevalgono le immatricolazioni dei ragazzi, mentre al contrario sono piu' numerose le iscrizioni femminili in ingegneria industriale, informazione e nel gruppo scientifico. E' quanto emerge dalla classifica Censis delle Universita' italiane, edizione 2025/2026. Il nuovo ranking annuale si basa sulla valutazione degli atenei, statali e non statali, relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, alle borse di studio, al livello di internazionalizzazione, comunicazione 2.0 e occupabilita'. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali.

Complessivamente, sono 70 le classifiche stilate dal Censis, 962 le variabili considerate. Un'analisi del sistema universitario, arrivata quest'anno alla 25esima edizione, che puo' aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione.

IMMATRICOLAZIONI - Secondo i dati provvisori dell'Anagrafe nazionale degli studenti universitari, nell'anno accademico 2024/2025 si registra un sensibile incremento degli immatricolati, aumentati del 5,3% rispetto a marzo 2024. A livello territoriale la situazione e' eterogenea: sono gli atenei delle regioni centrali a registrare l'aumento piu' alto di immatricolati (+14,0%), seguiti dagli atenei meridionali (+6,1%), mentre al Nord l'ampliamento della platea universitaria e' sensibilmente piu' ridotto: +2,0% di nuovi iscritti negli atenei del Nord-Est e -0,9% negli atenei del Nord-Ovest. L'area disciplinare Giuridica, economica e sociale raggiunge il 35,4% delle immatricolazioni, grazie ai corsi di laurea in economia con il 43,1% delle nuove iscrizioni. Seconda per numero di immatricolazioni e' l'area delle discipline Stem (28,6%, di cui il 42,6% nei corsi di ingegneria industriale e dell'informazione). In terza posizione si colloca l'area Sanitaria e Agro-Veterinaria con il 18,4% di immatricolati (di cui il 66,7% in ambito medico-sanitario e farmaceutico). In quarta e ultima posizione l'area Artistica, letteraria ed educazione (il 17,6% degli immatricolati, di cui il 29,1% ha scelto corsi di laurea del gruppo educazione e formazione). Nel lungo periodo si affermano i percorsi scientifici e sanitari.

I MEGA ATENEI STATALI (con oltre 40.000 iscritti) - Le prime due posizioni sono occupate stabilmente anche quest'anno dall'Universita' di Padova, prima con un punteggio complessivo di 90,3, seguita dall'Universita' di Bologna (87,7). Sale in terza posizione l'Universita' di Pisa che con 84,7 punti totali scala 3 posizioni della classifica, superando la Sapienza di Roma che scende al quarto posto (84,2) ex aequo con l'Universita' Statale di Milano che rispetto allo scorso anno guadagna una posizione. Sale al quinto posto l'Universita' di Firenze (lo scorso anno in ottava posizione) con il punteggio di 83,5, seguita dall'Universita' di Torino (83,0, +1 posizione) e dall'Universita' di Palermo (82,3, -3 posizioni). Torna tra i mega atenei l'Universita' di Bari (75,7), che si colloca in penultima posizione, precedendo l'Universita' di Napoli Federico II (75,5), che chiude la classifica.

I GRANDI ATENEI STATALI (da 20.000 a 40.000 iscritti) - Resta al vertice l'Universita' della Calabria con un punteggio totale di 94,3, superiore a quello dell'Universita' di Pavia (90,2), anch'essa stabile in seconda posizione. Terza in graduatoria e' l'Universita' di Perugia (89,3), seguita da quella di Parma (88,8) e da quella di Cagliari (87,5). Parimenti stabili, al sesto e settimo posto l'Universita' di Salerno (86,2) e l'Universita' di Milano Bicocca (85,3), a cui si accodano l'Universita' di Genova (+ 2 posizioni) e di Roma Tor Vergata, che condividono a pari merito l'ottava posizione con un punteggio complessivo di 84,8. Segue l'Universita' di Modena Reggio Emilia (84,3), stabile rispetto allo scorso anno. I posizionamenti tra il decimo e il quattordicesimo posto sono il risultato di progressioni conseguite da alcuni atenei, quali: l'Universita' di Verona (83,0, decima, +1 posizione), l'Universita' di Roma Tre (82,7, undicesima, +3 posizioni), l'Universita' di Ferrara (81,0, dodicesima, +1 posizione), l'Universita' di Catania (80,7, tredicesima, +5 posizioni), l'Universita' di Chieti e Pescara (80,0, quattordicesima, +3 posizioni). Si qualificano come quindicesima e sedicesima Universita' di Messina (79,3) e l'Universita' della Campania (78,7), che chiudono la classifica. 

I PICCOLI ATENEI STATALI (fino a 10.000 iscritti) - Continua a occupare il primo posto l'Universita' di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 96,0, seguita dall'Universita' di Cassino che scala di due posizioni la classifica totalizzando il punteggio di 89,0 e supera l'Universita' della Tuscia, che retrocede dalla seconda alla terza posizione con 88,3. Anche l'Universita' di Macerata (86,7) perde una posizione, passando in quarta, mentre l'Universita' del Sannio (84,8) ne acquisisce una, qualificandosi quinta tra i piccoli atenei statali. Scende dal quinto al sesto posto l'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria (84,3), seguita dall'Universita' della Basilicata (82,5), che ne scala due. Chiudono la classifica dei piccoli atenei statali, l'Universita' di Teramo (81,3), penultima, e l'Universita' del Molise (79).

I POLITECNICI - In vetta anche quest'anno il Politecnico di Milano (con un punteggio di 98,8 punti), seguito dal Politecnico di Torino (92,5), che occupa la seconda posizione. Terzo in graduatoria lo IUAV di Venezia (86,7). Chiude la classifica il Politecnico di Bari con il punteggio di 85,2.

GLI ATENEI NON STATALI - Tra i grandi atenei non statali (oltre 10.000 iscritti) la Luiss si conferma al pari dello scorso anno al vertice della graduatoria con il punteggio totale di 94,2, davanti all'Universita' Bocconi (91,4) e all'Universita' Cattolica (78,0), rispettivamente in seconda e terza posizione. Tra i medi (da 5.000 a 10.000 iscritti) e' ancora la Lumsa a primeggiare (83,0), a cui si accodano lo Iulm (79,6) e l'Universita' Suor Orsola Benincasa (75,2). Tra i piccoli (fino a 5.000 iscritti), la Libera Universita' di Bolzano mantiene la prima posizione (con un punteggio di 95,2), seguita in seconda posizione dall'Universita' di Roma Europea (87,0) e, in terza, dall'Universita' Campus Biomedico di Roma (86,8).

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