Politica

Emiliano va da Laforgia, ma in pole resta Leccese

Michele De Feudis

L’ex parlamentare verde ha molti sostenitori tra decariani e Si

Sono da poco passate le 13 quando nella sede dello studio “Polis Avvocati” guidato da Michele Laforgia, che festeggia insieme auguri di Natale e il proprio simbolico decennale arrivano il governatore Michele Emiliano con l’onnipresente Gianni Paulicelli, Antonio Decaro e Michele Boccardi. Dopo giorni di scintille politiche, l’abbraccio tra i due “Micheli” conferma la presenza di un canale comunicativo fondato su una antica conoscenza che potrebbe essere il viatico per evitare (forse) spaccature nel centrosinistra alla ricerca del prossimo candidato sindaco.

A Bari, finora, l’unico candidato sindaco che corteggia l’elettorato progressista è proprio Michele Laforgia, sostenuto da La Giusta causa, dai socialisti e dalle associazioni. Nel congelatore a corrente alternata restano i tre dem, autopropostisi per il dopo Decaro, e poi ibernati dalla linea nazionale-regionale: sono Pietro Petruzzelli e Paola Romano (assessori comunali) e Marco Lacarra. Il deputato, secondo alcuni ben informati, continuerebbe a sostenere la via maestra delle primarie per selezionare lo sfidante contro il centrodestra, e - anche se nessuno può confermarlo - sarebbe anche tentato dal passo indietro se vedesse però partecipare anche il “collega avvocato” Laforgia alla consultazione popolare.

Restano, inoltre, alte le quote degli scommettitori sulla soluzione mediana che ha il nome di Vito Leccese: l’ex deputato dei Verdi sedurrebbe di sicuro il mondo decariano (che ne apprezza la capacità di affrontare e risolvere i nodi politici), avrebbe il consenso di larga parte dell’area della sinistra più a sinistra, e incarnerebbe la continuità amministrativa dopo l’ultimo decennio. Nelle ultime ore c’è stata anche la battuta di qualche buontempone che avrebbe tratteggiato un possibile ritorno di Emiliano a Palazzo di città. Il diretto interessato, dopo aver sorriso della boutade, pare che abbia chiuso così il discorso con i suoi: «Il prossimo sindaco deve essere un giovane...».

Nei prossimi giorni si incontreranno le basi dei Verdi e Sinistra italiana per confrontarsi sulle comunali (nella sede dei vendoliani): il passaggio-consultazione di un’area che esprime ben due assessori rosa nella giunta Decaro (Francesca Bottalico e Ines Pierucci) sarà utile anche a misurare l’empatia dei “compagni baresi” per una eventuale corsa in solitaria al fianco del “baricadero” Laforgia.

Qualcuno, infine, prova a decifrare gli scenari possibili con “i corsi e ricorsi storici”: le primarie per scegliere Antonio Decaro nel 2013 si tennero quattro mesi prima delle elezioni. “Si votò a febbraio”, rammenta un dirigente dem che ha buona memoria. E sembra dire, ai più agitati tra e varie tifoserie, di non scaldarsi troppo, perché la partita durerà anche a lungo. “Nessuno può escludere che alla fine si chiuda prima di marzo…”.

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