Il caso

Adisu, la Procura chiede l’archiviazione per l’ex dg Nuzzo

Massimiliano Scagliarini

Romito (Lega): dubbi sulle assunzioni

La Procura di Bari chiederà l’archiviazione per l’ex direttore generale dell’Adisu, Gavino Nuzzo, coinvolto in una indagine per presunti favoritismi nelle selezioni di personale. È la conseguenza della decisione (confermata dalla Cassazione) con cui il Tribunale del Riesame ha annullato le perquisizioni di giugno 2022 nei confronti del manager campano, 56 anni, accusato di abuso d’ufficio, truffa aggravata e falso ideologico in relazione alle nomine dei commissari per un concorso da dirigenti vinto da persone collegate alla politica.

A novembre dello scorso anno la pm Savina Toscani aveva già chiesto e ottenuto l’archiviazione del coindagato di Nuzzo, l’avvocato napoletano Francesco Fimmanò, coinvolto nell’indagine per un incarico ottenuto dall’Adisu che è poi risultato legittimo. Ma le indagini sull’agenzia regionale per il diritto allo studio non sono terminate. La Procura, infatti, sentirà Nuzzo su un’altra vicenda, quella che riguarda l’appalto del servizio di assistenza agli studenti universitari disabili da 300mila euro. Il servizio era stato aggiudicato alla cooperativa sociale Eco di Scafati, destinataria di una interdittiva antimafia della Prefettura di Salerno che ha poi indotto l’Adisu a non stipulare i contratti. In un esposto presentato in Procura, la presidente della onlus che aveva gestito il servizio nel triennio precedente ha raccontato di presunte pressioni da parte degli ex vertici dell’Adisu. Proprio su questo l’ex direttore generale Nuzzo ha chiesto alla pm di essere sentito per fornire chiarimenti e la sua versione dei fatti.

Intanto le numerose coincidenze che si registrano all’interno dell’Adisu, dove molte scelte sembrano collegate alla politica, sono finite nel mirino dell’opposizione in Consiglio regionale. Fabio Romito (Lega) ha infatti chiesto all’agenzia «una relazione dettagliata, munita di relativa documentazione, in ordine alle procedure assunzionali» svolte negli ultimi tre anni. Nel mirino del consigliere è finita in particolare l’assunzione come funzionario contabile di Davide Mirabelli, fino allo scorso anno rappresentante in cda degli studenti della sede di Taranto dell’Università di Bari, di cui la «Gazzetta» ha parlato a fine agosto. Un concorso bandito a maggio 2022 per il quale l’Adisu, in violazione della legge, non ha pubblicato in chiaro le graduatorie finali. Romito ha infatti ricordato all’agenzia di «garantire il rispetto del principio di trasparenza sancito dall’articolo 19 del Dlgs 33/2013 che obbliga le pubbliche amministrazioni, nell’ambito dell’espletamento delle procedure concorsuali», alla pubblicazione delle graduatorie finali. 

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