lavoro e territorio
Melfi e la vertenza Pmc, i sindacati alzano la voce: «Gli accordi vanno rispettati e i lavoratori tutelati»
È il grido d’allarme lanciato dai sindacati dei metalmeccanici sulla vertenza dell'azienda dell’indotto Stellantis. Senza nuove commesse rischia lo stop
MATERA - “Non è accettabile che decine di famiglie restino sospese in un limbo, senza certezze né risposte concrete. È il momento di accendere i riflettori su questa vertenza, che riguarda non solo un’azienda, ma il futuro di un intero territorio e della sua capacità industriale”. È il grido d’allarme lanciato dai sindacati dei metalmeccanici sulla vertenza della Pmc, azienda dell’indotto Stellantis di Melfi. Senza nuove commesse e senza rassicurazioni sui futuri volumi produttivi l’azienda rischia lo stop e gli addetti il posto di lavoro. Di qui, la scelta di dichiarare lo stato di agitazione con la richiesta di un tavolo regionale per trovare soluzioni da parte della Fim Cisl di Basilicata che sottolinea la “preoccupazione occupazionale crescente”. “I volumi produttivi sono insufficienti e mancano nuove commesse da parte di Stellantis.
Il futuro è a rischio e senza nuove produzioni, la tenuta occupazionale è seriamente compromessa” sottolinea la segreteria della Fim Cisl spiegando che “molti lavoratori provengono da Fca o da aziende in crisi legate a Stellantis” per questo “l’azienda deve rispettare gli accordi e le intese, e procedere alla loro reintegrazione qualora non vi siano prospettive concrete per la Pmc”. Per l’azienda dell’automotive i sindacati chiedono “un piano chiaro” e “nuove lavorazioni e investimenti”. Indicazioni che secondo la Uilm e la Fismic sono collegate anche alla “forte preoccupazione per la grave condizione di incertezza occupazionale legata alle prospettive future delle commesse con Stellantis”. Di qui, la sollecitazione ad un confronto con l’azienda per definire le cose da fare. “Riteniamo urgente ricomporre immediatamente un tavolo di confronto con l’azienda, per affrontare e dirimere tutte le questioni sollevate dai lavoratori e dare risposte chiare e concrete” precisano i segretari di Uilm e Fismic che, per questo, si dicono disponibili sin d’ora ad un incontro ed a condividere “un percorso unitario, con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro”.