Lavello

Basilicata, nasce la Clinica dei Paesi per curare le fragilità di un territorio a rischio

Elenia Marchetto

Domani la prima riunione tra le pro loco. L’obiettivo è mettere in rete le risorse utili per contrastare le problematiche dei piccoli centri

LAVELLO - Prende forma la collaborazione tra la Clinica dei Paesi e le Pro Loco della Basilicata. La Clinica dei Paesi è una struttura nata recentemente a Guardia Perticara con l’obiettivo di rivoluzionare il metodo di supporto alle aree marginali ed ai piccoli paesi della nostra penisola. Nel suo organigramma, in considerazione dell’importanza dell’impegno delle Pro Loco sul territorio, la Clinica dei paesi ha inserito proprio le Pro Loco della Basilicata come una sorta di “medici di base”. L’evento, organizzato dall’Ente Pro Loco Basilicata, in collaborazione con la Pro Loco Lavello, è patrocinato dal Comune di Lavello ed avrà luogo domani domenica 7 aprile alle ore 9:30 presso il Centro Sociale Largo Tuscania di Lavello. La prima parte dell’evento sarà dedicata alla formazione - tenuta dalla tecnologa alimentare Rocchina Robilotta - di dirigenti e volontari relativamente all’organizzazione in sicurezza degli eventi culturali e turistici.

“Tra le attività promosse a livello regionale abbiamo molto in considerazione il corso di formazione annuale” ha dichiarato Rocco Franciosa, Presidente Ente Pro Loco Basilicata Aps “poiché rappresenta un momento formativo e qualificante per le attività che le Pro Loco svolgono sul territorio lucano sia per i volontari, ma soprattutto per i turisti e quanti partecipano agli eventi. Ringraziamo la Clinica dei Paesi per aver coinvolto attivamente nel loro progetto le Pro Loco lucane che sapranno offrire un valido contributo quale riferimento territoriale e da sempre custodi e promotori del patrimonio culturale lucano”.

Toccherà a Rita Orlando, General Manager de “La Clinica dei Paesi”, presentare il progetto e gli obiettivi da raggiungere con le Pro Loco e consegnare ad ognuna sia i camici simbolici di “medici di base” che i relativi attestati di collaborazione. “La Clinica dei paesi funziona come un modello a rete in cui i nodi si scambiano criticità, ma anche risorse” ha specificato la dott.ssa Orlando “La Clinica dei paesi intende mettere a fattor comune i bisogni dei territori per generare opportunità diffuse: da una parte, lavorando con le pubbliche amministrazioni per un definire soluzioni mirate e rispondenti alle istanze delle realtà locali, dall’altra attivando laboratori di ascolto e coprogettazione con le comunità per creare soluzioni dal basso, mettendo in atto processi di innovazione sociale e democrazia partecipativa. Attraverso la selezione di nuovi medici di base, ovvero esperti selezionati su uno specifico progetto, la Clinica vuole essere uno strumento di cura delle fragilità territoriali, sia materiali che immateriali facilitando la collaborazione tra le istituzioni, le comunità e le imprese, richiamando ciascuno alla propria responsabilità sociale”. Le Pro Loco sono straordinari luoghi di ascolto del territorio. Con la loro attività valorizzano culturalmente e turisticamente i nostri borghi come sentinelle che presidiano i luoghi per la tutela della bellezza ed è proprio a loro che la Clinica dei paesi si rivolge per la prima “diagnosi” ad inizio di un percorso di cura e guarigione dei nostri piccoli borghi. Nel corso del convegno saranno proiettati anche due cortometraggi. “Lettera dal futuro” prodotto da La Clinica dei Paesi ed “Un luogo abbandonato è come uno strumento che non suona più” realizzato dal regista Alessandro Turco. Quest’ultimo lavoro riflette sullo spopolamento dei centri storici e dei piccoli borghi e sulla nuova solitudine di un mondo contadino millenario dove neanche i suoni si ascoltano più.

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