le parole
No feste patronali in Basilicata, arcivescovo Potenza: «Ingiusto spendere soldi per quello»
«Troppe famiglie non hanno il necessario per vivere o stanno piangendo la morte di un proprio caro»
«I vescovi della Basilicata non ritengono sia giusto spendere cifre ingenti per una festa civile quando avremo tante famiglie che non disporranno del necessario per sopravvivere o si troveranno a piangere la morte di un proprio caro": è un passaggio della lettera ai sacerdoti scritta dall’arcivescovo metropolita di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, con la quale vengono «sospese» le feste patronali in Basilicata, in conseguenza dell’emergenza sanitaria.
Il presule ha chiesto, anche se l’epidemia fosse sotto controllo nelle prossime settimane, di «limitarsi solo alla festa religiosa». Ciò perché la crisi economica provocata dal coronavirus «colpirà ulteriormente le nostre comunità e famiglie già in difficoltà» e «ci troveremo sempre di più a far fronte a nuove situazioni di persone ridotte allo stremo». Nella stessa lettera, monsignor Ligorio ha dato altre indicazioni, legate all’"incertezza circa la fine delle restrizioni": rinviare i matrimoni previsti al 2021, le prime confessioni e le prime comunioni all’inizio del nuovo anno pastorale; annullare «il calendario delle cresime previsto dalla Pasqua in poi» e «le attività estive e di oratorio».
(foto Tony Vece)