Le altre società coinvolte: «Niente legami col Potenza»

POTENZA - Da Taranto a Ravenna, da Perugia a Salerno a San Benedetto del Tronto tutti sono pronti a prendere le distanze da questa vicenda. In una intervista rilasciata sul web l’ex presidente del Taranto Luigi Blasi prende le difese del suo club: «Questa storia - ha affermato - mi amareggia: escono danneggiati sia il calcio che la Taranto Sport. Non entro nel merito perchè non conosco i dettagli, ma sgombro subito il campo dai dubbi Il "mio" Taranto è sempre stato pulito. Non era nella mia cultura vincere in quella maniera». Della vicenda in questione parla anche il presidente del Ravenna, Gianni Fabbri, sul sito della società giallorosso . «Se gli sviluppi dell’indagine dovessero trovare conferma - ha spiegato - il Ravenna Calcio sarà parte lesa di questa vicenda. Per questo, a seconda di quelle che saranno le responsabilità accertate, la società si muoverà di conseguenza, agendo nelle sedi più opportune per chiedere sia un risarcimento del danno d’immagine sia di quelli materiali. Non escludo neppure che, per far valere i nostri diritti, si possa chiedere l’autorizzazione ad adire la giustizia ordinaria e, al limite, anche un ripristino in serie B della nostra società». Anche da Perugia arriva una presa di distanza da tutta la vicenda. «Per noi quella con il Potenza - ha confermato l’ex presidente Vincenzo Di Marzo - velava una stagione. Escludo in modo assoluto che ci possano essere dubbi. Del resto noi non conoscevamo nessuno dei dirigenti del Potenza e la partita fini anche in modo teso con qualche scaramuccia proprio per il valore che aveva la posta in palio». Anche da Salerno l’atteggiamento è simile. Per la dirigenza granata, si legge in una nota societaria «la questione è chiusa essendo già la società giudicata per quel match senza avere nessun tipo di sanzione». [san.maio.]
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