FASE 3
Lucera, festa patronale senza processione: messa in Duomo per 200 fedeli
Salta anche il corteo storico, ma oggi e domani rievocazione e torneo delle chiavi
Lucera - Le conseguenze della pandemia da Covid stanno ricadendo anche sul rispetto delle tradizioni popolari e religiose delle singole comunità che sono alle prese con le doverose prescrizioni e restrizioni, specie sul distanziamento sociale. Le feste patronali sono tra le prime a essere ridotte al minimo, comprese quella di Lucera dove a Ferragosto, tradizionalmente legato a Santa Maria Assunta, le messe saranno l’unica occasione per rendere omaggio alla Vergine.
La conferma delle rigide regole anti coronavirus disposte dal vescovo mons. Giuseppe Giuliano, si è avuta dalla diffusione del programma degli appuntamenti incentrati solo nella Cattedrale, luogo accessibile a massimo 200 persone alla volta, anche e soprattutto durante i giorni più sentiti da devoti e fedeli di Lucera. Sono state così ufficialmente abolite le processioni del 14 (Piazza Duomo) e 16 agosto (giro della città), mentre la «consegna delle chiavi» si terrà alla presenza delle sole autorità; non ci saranno fuochi di artificio, né momenti musicali e canori e nemmeno il saluto agli emigrati e quelli istituzionali di inizio festività. Previsti comunque alcuni eventi collaterali, come la benedizione di un’isola di preghiera ricavata alla residenza socio-asanitaria Darco al quartiere Cappuccini, mentre la messa della sera di domenica, a chiusura dei festeggiamenti e con la benedizione di una nuova effigie della Patrona, sarà in suffragio di tutte le persone defunte durante il lockdown che non hanno avuto degna celebrazione funebre.
In loro omaggio, e in generale di tutte le vittime del Covid, il comitato presieduto da Lucio Barbaro ha preannunciato la piantumazione di 5 alberi di carrubo all’interno della villa comunale (al posto delle palme malate e rimosse) a seguito di donazione di privati. Discorso a parte meritano le rievocazioni medievali allestite ogni anno a Lucera come appuntamento ormai tradizionale. Questo 2020 per la prima volta nella storia presenta due novità assolute: non si terrà il corteo storico dopo 36 edizioni svolte ininterrottamente, ma si svolgerà il torneo delle chiavi (diverse volte è accaduto il contrario), e per assistere ai giochi si dovrà pagare un biglietto di ingresso di 5 euro per due eventi o di 3 per uno singolo. E’ prevista infatti una doppia manifestazione all’anfiteatro: oggi dedicata all’installazione serale di un accampamento medievale; domani riservata alla vera e propria competizione tra le squadre rappresentanti le cinque porte della città (Porta Albana, Porta San Severo, Porta Foggia, Porta Troia e Porta San Giacomo). La contesa riguarda il palio da custodire per un anno nella propria sede di quartiere, ciascuna costituita dopo percorsi sociali che da quattro anni hanno dato spazio a iniziative autonome in tema di sartoria, musica, artigianato artistico, combattimenti e giocoleria.