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Ad Aliano le iniziative per ricordare Carlo Levi nel festival di Franco Arminio

Il primo appuntamento con la quindicesima edizione della festa della paesologia «La Luna e i Calanchi» si è svolto ieri con «Note d’avvio»

Il primo appuntamento con la quindicesima edizione della festa della paesologia «La Luna e i Calanchi» si è svolto ieri con «Note d’avvio», sotto la casa di Carlo Levi ad Aliano.

E’ questo uno degli eventi principali del festival organizzato dal poeta e paesologo Franco Arminio, nello scenario dei calanchi, che fino al 23 agosto celebrerà gli ottant’anni dalla pubblicazione di «Cristo si è fermato a Eboli» di Carlo Levi, con un evento finale che si svolgerà al cimitero di Aliano, davanti alla tomba dello scrittore.

Per cinque giorni - durante i quali ci sarà spazio per musica, poesia, riflessioni sulle guerre, meditazioni silenziose, lasciando libera iniziativa anche a ospiti imprevisti e intrecci impensati - si ritroveranno nel piccolo comune del Materano artisti, abitanti e gente che viene in Lucania da ogni parte d’Italia, creando una comunità provvisoria di persone unite dalla passione per la cultura e la tradizione. E l’occasione sarà utile anche per ricordare i 50 anni dalla morte di Carlo Levi e i 90 anni dall’esilio.

«La nostra festa - ha detto il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, durante la presentazione della manifestazione - è un’occasione per riflettere sul futuro dei paesi e sul modo nuovo di abitare le terre del margine, tenere insieme chi c’è e chi viene, intimità e distanza».

Va ricordato che nelle scorse settimane Aliano era tra la cittadine candidate per diventare capitale italiana della cultura per l’anno 2027. E al di là del risultato quell’obiettivo rimane confermato dal punto di vista morale.

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