Ambiente
Schiuma nel fiume Basento: ancora in corso le analisi dell’acqua
Arpab al lavoro. Ramunno : «Presto avremo i risultati». Interpellanza al sindaco Guarente del consigliere Pergola per chiarimenti
Non è la prima volta che accade. Già nell’agosto del 2018 era successo qualcosa di molto simile: una una densa schiuma bianca, probabilmente dovuta allo scarico di sostanze tensioattive (detersivi), aveva ricoperto le acque nel tratto cittadino del fiume Basento. A distanza di poco meno di cinque anni la storia si è ripetuta, lo scorso 12 aprile, questa volta nella zona in cui il Basento riceve le acque del torrente Tora, facendo scattare immediato l’allarme tra i cittadini ed alzare la soglia di attenzione delle autorità che hanno il compito di vigilare su questa particolare materia.
«L’Arpab - ha spiegato il direttore Generale, Donato Ramunno - si è subito attivata a seguito delle segnalazioni pervenute da parte del sindaco di Tito, dei carabinieri forestali di Tito, e dei vigili del fuoco. Abbiamo effettuato prelievi di acqua in diversi punti di campionamento sia sul torrente Tora, da dove pervenivano le sostanze schiumogene, sia in alcuni punti del fiume Basento, di cui il Tora è affluente. Ad oggi sono in corso le analisi di laboratorio per accertare di che sostanze si tratta. I risultati appena saranno resi disponibili dai nostri tecnici, saranno trasferiti alle autorità giudiziarie competenti, le quali stanno compiendo tutte le indagine del caso per appurare le responsabilità».
Insomma si lavora a ritmo serrato per cercare di capire cosa sia accaduto e eventualmente punire severamente chi ha messo a rischio l’incolumità pubblica scaricando nelle acque del Tora e dunque del Basento sostanze che rappresentano un potenziale pericolo per l’ambiente e le persone. Quanto accaduto dimostra ancora una volta quanto poca educazione ci sia sulle questioni ambientali e quanta superficialità ma soprattutto inciviltà risieda ancora in alcune persone che utilizzano, torrenti e fiumi, in questo caso il Tora ed il Basento come una discarica personale.
La questione ha avuto grande risonanza anche a livello politico. Il Basento infatti, il suo parco fluviale, e tutto quanto ruota intorno ad esso, è ormai centro di attrazione per il capoluogo e non solo. Perdere la possibilità di fruirne anche per una semplice passeggiata durante la bella stagione è impensabile. Da qui l’interpellanza urgente rivolta dal consigliere Rocco Pergola che ha chiesto al primo cittadino di Potenza, Mario Guarente, di sapere quali siano state le azioni poste in essere riguardo quanto accaduto nei giorni scorsi.
In particolare Pergola ha chiesto al sindaco «se l’amministrazione comunale si sia o meno coordinata con altri soggetti istituzionali (Arpab, Carabinieri Forestali, Forze dell’ordine, ecc) per scongiurare ulteriori fenomeni di sversamento o presenza di tale sostanza nelle acque del torrente». Ovvio che il primo interesse è quello di capire di chi siano le responsabilità, chi gli autori di questo ennesimo scempio contro la natura.