L'annuncio

Policoro, il mare della Magna Grecia si candida ad area marina protetta

Massimo Brancati

Circa 30mila ettari di costa con la presenza di numerose specie di mammiferi marini, a cominciare dai delfinisic, sito di interesse comunitario

POLICORO - Il mare della Magna Grecia (la costa jonica lucana) si candida a diventare area protetta marina nel solco del suo status di «Sic» (sito di interesse comunitario). La Regione Basilicata ha proposto all’Unione europea un’area di circa 30.000 ettari caratterizzata dalla presenza di numerose specie di mammiferi marini: frequenti, in particolare, sono gli avvistamenti di delfini megattere e capodogli. È stata rilevata anche la presenza della tartaruga marina (Caretta caretta) nidificante sulla costa. Il sito mira a rafforzare le strategie di tutela e conservazione in attuazione delle direttive comunitarie Habitat e Uccelli.

Si tratta di un primo e fondamentale passo. Ma ci vorranno altri sei anni di studi e approfondimenti per poter diventare davvero una zona marina protetta. Sperando che i tempi non si diluiscano come è accaduto a Maratea (si veda l’articolo in basso). Il tema è stato al centro di un incontro a Policoro in occasione della Giornata nazionale del mare istituita nel 2017. Il Dipartimento Ambiente della Regione e l’Apt si sono dati appuntamento al centro visite Oasi Wwf – Bosco Pantano per illustrare le dinamiche legate al riconoscimento di area protetta del mare della Magna Grecia.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore del Comune di Policoro, Massimiliano Scarcia, che si è soffermato sulla necessità di difendere il mare lucano anche per dare una opportunità in più ai piccoli borghi e difenderli dal rischio spopolamento, è intervenuto Antonio Colucci, responsabile Oasi Wwf di Policoro, che guarda all’area «Sic» come un primo ed importante passo verso una definitiva area protetta italiana «nell’interesse generale della comunità e di chi lavora sul mare».

«Nella nostra attività di promozione territoriale della Basilicata – ha detto il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti – mettiamo al centro i due mari che bagnano la nostra regione. La tutela e la valorizzazione vanno di pari passo. E non è un caso che grazie al nostro racconto a livello internazionale la prestigiosa rivista Forbes abbia indicato le due coste lucane fra le prime cinque migliori destinazioni per il 2023».

All’incontro è intervenuto anche il direttore generale di Arpab, Donato Ramunno, sottolineando il prezioso lavoro di controllo e monitoraggio effettuato dall’Agenzia nei 41 punti di prelievo sullo Jonio e nei 19 sul Tirreno: «Un monitoraggio costante che assicura tranquillità e sicurezza a chi frequenta le nostre acque, sia dal punto di vista turistico che lavorativo».

Antonella Logiurato, dell’Ufficio Parchi, biodiversità e tutela della Natura della Regione, ha illustrato le caratteristiche dell’area «Sic», mentre Nicola Mastromarino, presidente del Flag Coast to Coast, ha espresso la necessità di definire un vero e proprio piano di gestione dell’area utile a caratterizzare meglio le grandi opportunità che possono derivare sia per l’economia ittica, sia per il turismo, sia per l’ambiente.

A concludere l’incontro ci ha pensato l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico che ha annunciato l’istituzione, nei prossimi giorni, di un vero e proprio tavolo per il mare coinvolgendo «tutti gli stakeholder interessati a questa importante risorsa ambientale, economica e turistica in modo da decidere insieme le migliori azioni da intraprendere per la tutela e la valorizzazione della costa tirrenica e della costa jonica».

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