Turismo
Alberghi e B&B: Matera locomotiva del «Treno Italia»
Negli ultimi quindici anni – come rileva Giovanni Oliva, segretario generale della Fondazione Basilicata Matera 2019 - i posti letto sono passati da 350 nel 2005 a 7mila nel 2020
Era il dubbio che aleggiava sulla candidatura di Matera a capitale europea della cultura: quant'anche la città dei Sassi riuscisse ad agguantare il prestigioso status, sarà mai in grado di «assorbire» il prevedibile enorme flusso di turisti da un punto di vista logistico e organizzativo? Chi la definiva una scommessa persa in partenza dovrà ricredersi: secondo quanto reso noto dalla principale piattaforma di prenotazioni online Booking.com – sulla base di oltre 232 milioni di recensioni verificate di viaggiatori reali - la medaglia d’oro nella classifica mondiale dei Traveller Review Awards 2022 per quanto riguarda l’accoglienza dei turisti spetta proprio a Matera. I Sassi trainano tutto il resto della Basilicata che, sempre secondo Booking.com, è al primo posto nella speciale classifica tra le regioni italiane, superando Trentino Alto Adige (secondo posto) e Valle d’Aosta (terzo posto).
Il primato materano è il frutto di un intero sistema plasmato e messo a punto durante gli anni da capitale. Il giudizio positivo dei visitatori non riguarda soltanto la qualità dell'albergo, del ristorante o del bed & breakfast, ma tutto il complesso della ricettività del territorio: dalla sicurezza al servizio navetta, dal cibo all'ospitalità dei residenti, arrivando alla delicatezza con cui le persone rispondono alla richiesta di informazioni.
Il «passaparola» dei turisti – con la loro dote di entusiasmo per aver visitato una delle città più antiche del mondo – ha determinato un aumento esponenziale di visitatori passando da 350mila prima del 2019 a oltre un milione e 600mila presenze. Performance che, in rapporto alla popolazione residente, colloca Matera davanti a località tradizionalmente meta di turisti come Venezia e Firenze. Sarà pure l'effetto della visibilità legata a produzioni cinematografiche internazionali, da «Wonder woman» all'ultimo «007», film girati tra i Sassi, ma – come ha più volte evidenziato Anthony Giddens, uno dei più importanti ed eminenti critici della sociologia contemporanea – è il giudizio di ogni singolo cittadino, nel bene e nel male, ad acquisire una forza dirompente se fa massa con analoghi commenti. Al punto da influenzare in maniera determinante dinamiche e contesti. A cominciare proprio dal turismo.
Di fronte alla moltiplicazione dei visitatori Matera non si è fatta trovare impreparata neppure sul fronte strettamente alberghiero. Negli ultimi quindici anni – come rileva Giovanni Oliva, segretario generale della Fondazione Basilicata Matera 2019 - i posti letto sono passati da 350 nel 2005 a 7mila nel 2020, quasi ad esaurire gli spazi di manovra disponibili in città. Dato che si riverbera, ovviamente, su tutto un indotto fatto di piccola imprenditoria, operatori commerciali, baristi e ristoratori. Un modello, quello di Matera - oggetto di studio da parte di città che si candidano al ruolo di capitale della cultura – che potrebbe ispirare la piena valorizzazione di un'altra area lucana dalla chiara vocazione turistica, il Metapontino. Oltre trenta chilometri di costa jonica da trasformare in un brand al pari di quanto accaduto nel Salento o nel Gargano, agganciandoli allo straordinario appeal di Matera. Una corrispondenza biunivoca tra Sassi e sabbia, in cui Metaponto, Policoro, Nova Siri e Scanzano jonico diventano la spiaggia e l'altra faccia storica della capitale (per sempre) della cultura. Da Pitagora a Levi, da Adamesteanu a Pasolini.