Il focus
Carrello tricolore, adesioni alle stelle: l'elenco di tutti gli esercizi che partecipano in Puglia e Basilicata
E anche la grande distribuzione diche «presente». Tra Bari e Bat centinaia di negozi hanno già il bollino
Tra Bari e Bat sono circa 350 gli esercizi commerciali che hanno aderito al protocollo Trimestre senza inflazione. «Negozi di prossimità, piccoli market, persino una ferramenta. Sarà questo piccolo esercito che in questi giorni riceve il bollino digitale con il logo della campagna secondo il protocollo che abbiamo sottoscritto ad agosto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy». Leonardo Volpicella, direttore di Confcommercio Bari-Bat traccia un primo bilancio a poco meno di una settimana dalla chiusura della raccolta adesioni, per una iniziativa che operativamente partirà dal primo ottobre. In pratica una serie di imprese commerciali che senza alcun finanziamento o sovvenzione, si impegnano ad offrire ai consumatori, tra il primo ottobre ed il 31 dicembre 2023, una selezione di articoli a prezzi contenuti e a non aumentare i prezzi dei prodotti selezionati nel periodo di vigenza dell'accordo.
«Nell'arco di settembre abbiamo ricevuto le decine di schede di adesione. E' stato un mese di lavoro per poi riuscire a processare tutte le domande e inoltrarle al ministero – sottolinea Volpicella -, questo significa quanto sia importante il ruolo delle associazioni di categoria come la nostra. Anche se in un momento come l'attuale, con le famiglie letteralmente strozzate dall'inflazione che ne decima il potere d'acquisto, sono già più che centinaia i negozi di prossimità che hanno deciso di contenere i prezzi per sostenere i consumi. Diciamo che moltissimi aderiscono al protocollo senza neanche saperlo».
«Lo scopo del protocollo a cui aderiamo anche noi – spiega anche Vito D’Ingeo presidente di Confcommercio Bari-Bat - è quello di favorire il contenimento dei prezzi per i beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, per evitare che la spinta inflattiva diventi strutturale. Ci impegniamo quindi a sensibilizzare tutti i nostri associati all’adesione».
Un altro obiettivo pratico dell'iniziativa punta a conservare le capacità di spesa tradizionalmente legate alla tredicesima: se le spese obbligatorie per una famiglia si riescono a contenere tra ottobre e novembre, è molto più probabile che si abbia più propensione a comprare a dicembre, mese tradizionalmente più proficuo per i commercianti.
Nei prossimi giorni quindi ai negozi aderenti arriverà un bollino digitale, che magari potrà concretizzarsi sotto forma di un adesivo da applicare sulla vetrina, con un piccolo carrello della spesa stilizzato con la dicitura Trimestre anti inflazione. «Si tratterà di un logo che servirà a garantire i consumatori – dice Volpicella -, l'intero protocollo è di fatto una azione di comunicazione orientata a garantire il compratore al quale viene certificato che si trova di fronte un dettagliante che in prima persona gli tende una mano. Alla fine sia il commerciante, sia la famiglia sono entrambi colpiti dall'inflazione e i rincari. Solo facendo fronte comune si può cercare di rallentare la spinta inflattiva e sostenere l'economia di famiglie e piccoli esercizi di prossimità». (Rita Schena)
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Anche la grande distribuzione dice «presente» (di Gianpaolo Balsamo)
Sostenere il potere d’acquisto dei consumatori offrendo prodotti a prezzi bloccati o scontati. Anche la grande distribuzione pugliese dice «presente» all’iniziativa promossa dal ministero dell’Industria e del made in Italy.
I supermercati ad insegna Sisa del Gruppo Supercentro (il gruppo tarantino fondato nel 1996 da Michele Macripò, Gianni Donatelli e Leonardo Giangrande) aderiscono al trimestre anti inflazione, bloccando i prezzi di vendita di oltre 600 prodotti a marchio Sisa.
«Questa iniziativa - commenta Annalucia Macripò, direttore commerciale del Gruppo Supercentro - si aggiunge a tutte le altre attività promozionali già presenti nei supermercati Sisa. Inoltre, sono state introdotte ulteriori attività promozionali aggiuntive, tutte mirate a soddisfare le esigenze dei consumatori. Tra le attività extra, periodicamente, nei nostri supermercati, vengono offerti sconti del 25% su tutti i prodotti a marchio, con l’obiettivo di garantire maggiore convenienza ai nostri clienti».
Trimestre anti-inflazione, le i motivi della vostra adesione
«La nostra adesione rispecchia i nostri valori aziendali e il nostro impegno per la comunità. Riteniamo che sia nostro dovere contribuire al benessere della società in cui operiamo, e, vogliamo infatti, assicurare ai nostri clienti che siamo al loro fianco e faremo la nostra parte in questi momenti difficili. Abbiamo sempre cercato di offrire prodotti di alta qualità a prezzi accessibili, partecipando a questa iniziativa, possiamo collaborare con le istituzioni per contenere l'aumento dei prezzi e alleviare il carico di spesa per le famiglie».
Anche il Gruppo Megamark, realtà leader del sud Italia nella distribuzione organizzata grazie a oltre 500 supermercati diretti e affiliati presenti in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria, ha aderito all’iniziativa che partirà dall’1 ottobre fino al 31 dicembre
«L’iniziativa del governo è senza dubbio positiva, sebbene si potesse fare ancora meglio», spiega il cav. Giovanni Pomarico, presidente Gruppo Megamark. «Tuttavia, a mio avviso, ci sarà un grande assente dal primo ottobre: è la grande industria che, salvo rari casi, non ha dato la giusta attenzione a questa importantissima iniziativa, volta a ridurre gli effetti dell’inflazione, soprattutto nei confronti delle famiglie meno abbienti. Il mondo della distribuzione con le principali insegne, ha indirizzato risorse, impegno e attività verso le marche commerciali che stanno diventando, sempre di più, un porto sicuro per le famiglie che ricercano la qualità del prodotto a un prezzo accessibile. Il nostro marchio Selex, presente nei punti vendita Famila, Dok, A& e Sole365, sta crescendo notevolmente, lo stiamo verificando giornalmente con la risposta sempre più convinta del consumatore; ci auguriamo lo sia ancora di più dal primo ottobre, quando le famiglie troveranno diverse decine di prodotti Selex ulteriormente ribassati, cosa che possiamo fare riducendo la nostra marginalità. Cosa che, evidentemente, l’industria non ha ritenuto di fare».
Quindi saranno soprattutto i prodotti a marchio del distributore a essere ribassati nei punti vendita?
«Non è proprio così. L’autonomia del distributore è poter dare maggiore possibilità alla marca privata perché ha raggiunto livelli qualitativi soddisfacenti. Tuttavia, ogni insegna distributiva è libera di aggiungere altri prodotti diversi dalla marca privata, dunque quelli della grande o piccola industria. Megamark in tutti i suoi supermercati lo farà: dunque, le famiglie troveranno risposte concrete e di vario genere per risparmiare sul carrello della spesa».
Ma i grandi marchi hanno applicato dei seppur piccoli ribassi, o no?
«Va detto che Centromarca, l’organizzazione a cui aderiscono tutte le grandi marche, ha dato una disponibilità molto blanda e alcune aziende, le più conosciute, hanno ritoccato i prezzi dei listini, ma davvero in modo lieve, rendendosi comunque disponibili per attività promozionali incrementali. Il tutto è stato lasciato alla normale e abituale trattativa che i nostri buyer fanno con i rappresentanti dell’industria. Però adesso c’è un elemento fondamentale che sta conducendo tutti, sia i distributori che i produttori, a riflettere con la massima attenzione sull’argomento: il calo dei consumi. Quando questo calo interviene per difficoltà oggettive delle famiglie ogni attore della filiera, produttore o distributore che sia, non può che intervenire riducendo i prezzi e rinunciando a parte della marginalità. Da quando si è messa in moto questa spirale inflazionistica abbiamo deciso di assorbire parte dei rincari e questo, lo vediamo dai risultati dei nostri punti vendita, è stato notato e apprezzato dai nostri clienti».