SERIE A
Lecce calcio, capitan Baschirotto lascia il ritiro con i giallorossi e va alla Cremonese
«L'U.S. Lecce comunica di aver ceduto, a titolo definitivo ed oneroso con percentuale sulla futura rivendita, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore all’U.S. Cremonese».
LECCE - «Caro Lecce, mi hai permesso di realizzare il sogno di ogni calciatore (quello di cimentarsi in A ndc) e te ne sarò per sempre grato. Ho cercato di ripagare la fiducia della società e l’amore della tifoseria, sudando la maglia. Ogni giorno. Spero di esserci riuscito. Di certo, resta la condivisione di un traguardo storico vissuto insieme (le tre salvezze consecutive in massima serie mai centrate in precedenza dal club salentino ndc). Il mio più sincero ringraziamento va a ciascun membro della splendida famiglia giallorossa, dal presidente al più giovane dei tifosi», firmato Federico.
È così che Baschirotto ha salutato il Lecce, attraverso i propri canali social, dopo che il sodalizio salentino ha ufficializzato la sua cessione alla Cremonese, a titolo definitivo. Il trasferimento in grigiorosso del centrale difensivo è stato perfezionato per tre milioni di euro, il che significa che la società di via colonnello Costadura, che ha acquistato il calciatore per circa trecentomila euro, metterà a bilancio un’altra plusvalenza.
Baschirotto, 29 anni il prossimo 20 settembre, ha firmato un contratto triennale ad ottocentomila euro a stagione, a fronte dei cinquecentomila euro che percepiva nel Salento. Che il capitano potesse andare via lo aveva chiarito il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino, nel sottolineare che alcuni calciatori ritenessero concluso il loro ciclo in giallorosso. Tra questi il difensore originario di Isola della Scala. Su di lui, però, per circa un mese si sono registrate solo voci vaghe. Poi, in appena quarantott’ore, la Cremonese ha proposto l’operazione, che è stata perfezionata con celerità.
Ieri, è stato ceduto anche il centravanti Rares Burnete, 21 anni compiuti il 31 gennaio scorso, passato alla Juve Stabia, in serie B, in prestito. La scelta, in questo caso, è stata dettata dalla volontà di permettere all’attaccante rumeno di cercare di trovare spazio per fare esperienza e magari tornare in giallorosso per giocarsi le proprie carte ai massimi livelli.
A tenere banco tra i tifosi, però, è l’addio di Baschirotto. In un calcio nel quale, da tempo, non ci sono bandiere, per i supporter il problema non è costituito dalla sua cessione, ma da chi lo sostituirà. Il valore della rosa che disputerà il campionato 2025/2026, infatti, dipenderà dagli innesti che saranno operati, che dovranno fare compiere un salto di qualità ad un organico che, nel 2024/2025, ha centrato la salvezza per il rotto della cuffia, quando la retrocessione sembrava dietro l’angolo. I nomi che circolano sono quelli di Fali Candè e di Jay Idzes, che Di Francesco ha allenato la scorsa annata nel Venezia, e di Martin Erlic, smarritosi in seno al Bologna, qualora accettasse di provare a rilanciarsi nel Salento. Ma, chi conosce bene Corvino sa che avrà senz’altro anche altri nomi sul suo taccuino.
Prelevato dall’Ascoli nell’estate 2022, stante la situazione di emergenza con la quale ha dovuto fare i conti nel ruolo ad inizio campionato, il tecnico Marco Baroni ha trasformato Baschirotto da terzino destro a centrale di difesa, facendo le sue fortune, in quanto in questa nuova posizione ha disputato tre tornei di massima serie con la casacca del Lecce, mettendo in mostra sempre grande attaccamento ai colori sociali.
Nel 2022/2023 ha collezionato 37 presenze in campionato (3.330’), realizzando 3 gol e servendo un assist, oltre ad un incontro di Coppa Italia. Nel 2023/2024 è sceso in campo in 37 partite di A (3.295’), sfornando un assist, oltre che in 2 sfide di Coppa Italia. Nel 2024/2025 ha giocato 38 match su 38 (3.420’) e firmando 2 reti. Inoltre, ha disputato un match di Coppa Italia.
Dotato di grande fisicità e di tempismo, si è spesso esaltato nei duelli rusticani corpo a corpo con l’avversario, dando il meglio di sé in marcatura. Ha avuto qualche difficoltà, di contro, quando si è trattato di impostare l’azione. Le sue annate migliori sono state le prime due, nelle quali ha avuto quali compagni di reparto prima il francese Samuel Umtiti e poi il croato Marin Pongracic, due calciatori di assoluta caratura che raramente fanno parte dell’organico di team che hanno quale obiettivo la permanenza, due elementi che hanno indossato la maglia giallorossa grazie all’abilità di Corvino di fare leva su talune situazioni che si vengono a creare nella carriera di un giocatore. Nell’ultima stagione, ha alternato prove di spessore a qualche performance opaca, probabilmente anche a causa delle difficoltà incontrate da tutto il collettivo, ma senza mai tradire la fiducia dei tifosi.