Dopo il rogo

Incendio in allevamento nel Salento, morti tra le fiamme 80 bovini. «Una taglia per trovare il colpevole»

Un'associazione promette 1.000 euro a chi fornirà elementi utili all’identificazione dell’autore del rogo. «Una morte atroce, chiediamo giustizia»

A seguito del devastante rogo, di probabile origine dolosa, che ha causato la morte di oltre 80 bovini e decine di altri animali tra cani, asinelli, vitelli, pecore, galline e gatti all’interno di un allevamento nella frazione Depressa di Tricase, in via Macchia di Ponente, lungo la provinciale 167 la scorsa domenica, interviene l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa). 

L’incendio ha avvolto un recinto privato di circa 1.500 metri quadrati nella serata di domenica e nonostante il rapido intervento dei Vigili del Fuoco, per gli animali non c’è stato nulla da fare. Le fiamme li hanno uccisi nel recinto, in un inferno di fumo e fuoco.

Per questo l'Aidaa ha deciso di offrire una ricompensa di 1.000 euro a chi, con una denuncia formale, fornirà elementi utili all’identificazione e alla condanna del responsabile.

«Molti diranno che erano animali da reddito, comunque destinati alla macellazione – scrive Aidaa – ma per noi ogni animale ha lo stesso valore. Nessuno merita una morte così atroce».

L’associazione invita chiunque abbia visto o sappia qualcosa a farsi avanti per aiutare a fare giustizia su una delle peggiori stragi di animali avvenute nel territorio salentino negli ultimi anni.

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