IL BILANCIO

Porto Cesareo, rimossi oltre cento ormeggi abusivi e 8 barche finiscono sotto sequestro

REDAZIONE SALENTO

Operazione interforze nell’area marina protetta. Denunce, fondali ripuliti e porzioni di costa restituite ai bagnanti

PORTO CESAREO - Oltre 100 ormeggi abusivi rimossi dai fondali, 8 imbarcazioni sequestrate, decine di diffide, materiali inquinanti recuperati e ampie porzioni di costa restituite alla fruizione pubblica. È questo il bilancio della massiccia operazione interforze condotta nei giorni scorsi nell’Area marina protetta di Porto Cesareo, lungo i tratti ricadenti nei territori comunali di Porto Cesareo e Nardò. L’intervento ha riguardato la bonifica e la messa in sicurezza di alcune baie, nuovamente invase da barche e “corpi morti” irregolari: blocchi di cemento, ferro, plastica e catene posizionati abusivamente per l’ormeggio di natanti da pesca e da diporto, pericolosi per la balneazione e altamente inquinanti.

A guidare l’azione sono state le istituzioni che gestiscono la riserva marina, rispondendo alle segnalazioni di residenti e turisti che denunciavano l’impossibilità di accedere liberamente a tratti di litorale. In campo la Capitaneria di porto di Gallipoli, l’ufficio marittimo di Torre Cesarea, i carabinieri, le polizie locali di Porto Cesareo e Nardò, oltre al nucleo subacqueo della Guardia costiera di San Benedetto del Tronto. Le forze dell’ordine hanno dapprima diffidato circa 65 proprietari di natanti, imponendo lo sgombero. Otto imbarcazioni che non hanno ottemperato sono state sequestrate per occupazione abusiva di area demaniale e deturpamento ambientale.

I proprietari saranno denunciati e dovranno coprire le spese di bonifica. Particolarmente rilevante il lavoro svolto dai sub della Guardia costiera: oltre cento “corpi morti” sono stati rimossi dai fondali, liberando l’area da cemento, gomme, plastica, cime e altri rifiuti sommersi. Il materiale recuperato è stato smaltito con il supporto delle amministrazioni comunali.

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