i nodi del 118

Salento, auto mediche senza medici: «L'Emergenza-urgenza è nel caos»

redazione lecce

La denuncia: a rischio la sicurezza di operatori e pazienti. Chiesti l’intervento della Prefettura e un incontro con la Asl

Il sistema dell’emergenza-urgenza salentino è sotto pressione. A denunciarlo sono i sindacati Usb e Cisl Fp Sanità Lecce, che nelle ultime ore hanno lanciato l’allarme su criticità gravi e sistemiche nel servizio Seus 118 della Asl Lecce. In particolare, segnalano l’utilizzo di automediche prive di medici e infermieri a bordo, l’assenza di quattro postazioni di ambulanze e due di auto mediche previste da una delibera regionale del 2016 mai attuata, e una gestione del personale definita “improvvisata” e “pericolosa”.

La situazione ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione. «Da tempo chiediamo un’audizione in terza commissione regionale e abbiamo avviato la procedura di raffreddamento come previsto dalla legge 146/90», dice Gianni Palazzo, dirigente Usb Lecce. «Asl e Sanitaservice hanno scelto di non affrontare questi temi nel primo tentativo di conciliazione. Ora chiediamo la convocazione in Prefettura di tutte le parti interessate. Non ci fermeremo finché non avremo risposte adeguate». Secondo il sindacato, per sopperire alla mancanza di personale qualificato, la direzione del 118 avrebbe disposto l’invio di automediche con a bordo il solo autista-soccorritore, chiamato a intervenire anche da solo. Una prassi che, secondo Usb, «scarica sugli operatori il peso delle inefficienze della dirigenza e viola ogni logica di sicurezza e buon senso».

Preoccupazioni anche dalla Cisl Fp Sanità Lecce, che ha chiesto chiarimenti urgenti all’Asl in merito a una prassi che definisce «ingiustificata e inaccettabile». Il sindacato fa riferimento a ripetute segnalazioni di autisti costretti a muoversi da soli su automediche, talvolta per tratte anche molto lunghe. Emblematico il caso dello spostamento di un mezzo da Gagliano del Capo a Nardò - 63 chilometri in circa 49 minuti - per costituire un equipaggio India (ovvero con infermiere a bordo), ma senza medico. «Queste decisioni - sottolinea il segretario Antonio Piccinno - avvengono spesso sulla base di disposizioni verbali. Una modalità che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori e rende opaca la catena di responsabilità». Inoltre, restano non chiarite alcune questioni operative: «Che ruolo deve svolgere l’autista del mezzo Alfa quando non ci sono medico e infermiere? Come si garantisce il rientro presso la sede a fine turno? E quale inquadramento ha il mezzo durante il rientro, in termini di tutele contrattuali e copertura assicurativa?». Altro nodo critico riguarda l’impiego di personale con esoneri o limitazioni fisiche nel servizio 118. «È inammissibile - afferma ancora Piccinno - che personale fisicamente non idoneo venga assegnato a un servizio che dovrebbe garantire prontezza e reattività. In gioco c’è la sicurezza dei cittadini».

I due sindacati, pur muovendosi con percorsi distinti, convergono sulla necessità di un confronto immediato con la Asl. «La flessibilità richiesta oggi agli operatori - rimarca la Cisl - è eccessiva e incide pesantemente sulla sfera personale. Le carenze del sistema non possono essere compensate scaricando sugli operatori turni massacranti, spostamenti insensati e responsabilità improprie».

Il periodo estivo, con l’impennata di presenze turistiche e l’aumento degli interventi richiesti, rischia di acuire ulteriormente le criticità. «Le falle organizzative - avverte Palazzo - potrebbero trasformarsi in emergenze ingestibili, con gravi conseguenze per i pazienti. La Asl e Sanitaservice non possono ignorare questi allarmi: il diritto alla salute dei cittadini e la tutela dei lavoratori devono tornare al centro delle priorità».

Intanto Usb Lecce proseguirà lo stato di agitazione e punta al secondo tavolo di conciliazione in Prefettura. Cisl Fp Lecce si dice pronta a un incontro congiunto con le altre sigle «per costruire soluzioni alternative, tutelare i lavoratori e garantire un servizio efficiente, sicuro e dignitoso per tutti». I prossimi giorni saranno cruciali.

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