Il fatto
Si fingeva personal trainer per molestare adolescenti nelle spiagge del Salento: quattro anni per un 51enne
Luca Coluccia, di Bagnolo del Salento, condannato per un episodio in particolare ai danni di una 15enne sul litorale di Otranto
Arriva la condanna a 4 anni di reclusione per Luca Coluccia, 51enne di Bagnolo del Salento, accusato di avere molestato una 15enne mentre faceva il bagno in un lido in zona Alimini, nei pressi di Otranto, presentandosi come un personal trainer. Ieri, i giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) hanno emesso il verdetto di colpevolezza per violenza sessuale aggravata, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), condizionato all’ascolto di un testimone.
L’istanza di rito alternativo era stata avanzata in una scorsa udienza, dall’avvocato Dimitry Conte, legale dell’imputato. In precedenza, era stata respinta dal gup Angelo Zizzari, durante l’udienza preliminare.
I giudici hanno poi disposto l’applicazione di una misura di sicurezza ed il risarcimento del danno per la presunta vittima e per i suoi genitori, oltre ad una provvisionale complessiva di 20mila euro. Si erano costituiti parte civile con l’avvocato Alberto Corvaglia.
La difesa dell’imputato potrà fare appello contro la condanna.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo si avvicinò alla ragazzina, che si trovava in acqua, il 12 luglio del 2024, presentandosi come un personal trainer e con il pretesto di insegnarle alcuni esercizi. E dopo averla presa in braccio, la palpeggiò e la strinse attorno a sé. La scena venne notata dal fidanzatino della 15enne che accorse in suo aiuto. Il 51enne raggiunse a nuoto la riva, tentando di fuggire, ma fu bloccato da un ex poliziotto e da un finanziere fuori servizio. Dopo che i carabinieri intervennero sul posto, per l’uomo scattò la denuncia, e venne anche raggiunto dall’obbligo di dimora nel suo paese di residenza, a firma del gip Giulia Proto, come richiesto dal pm Maria Grazia Anastasia. La misura è stata poi aggravata nel corso del processo, con gli arresti domiciliari.
Nei mesi scorsi, dopo le segnalazioni su una pagina Facebook di alcuni cittadini, sulla presenza di un individuo, sempre nei pressi delle spiagge idruntine, che avrebbe molestato alcune ragazze, sono scattate nuove indagini da parte dei carabinieri.
Una terza denuncia è poi giunta dalla provincia di Como: in questo caso la vittima delle presunte molestie è una ragazza di 21 anni che aveva trascorso un periodo di vacanza nel Salento.