criminalità
Lecce, estorsione con metodo mafioso e auto incendiate: 5 anni e 4 mesi, con rito abbreviato, a un 60enne
I fatti tra gennaio e settembre 2024.Ubaldo Leo avrebbe messo in atto condotte estorsive nei confronti di un imprenditore locale nel settore del noleggio con conducente.
Si conclude con la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione il processo di primo grado con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), a carico di Ubaldo Leo, 60enne leccese. L’imputato era accusato di due gravi incendi, in cui furono danneggiati quattro mezzi, ai danni di un imprenditore. Leo avrebbe preteso la somma di 10mila euro e su di lui pendevano le accuse di danneggiamento seguito da incendio ed estorsione, con l’aggravante mafiosa.
Il verdetto di condanna è stato emesso ieri dal gup Anna Paola Capano, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Giovanna Cannarile.
I fatti si sarebbero verificati a Lecce, tra gennaio e settembre dello scorso anno. Secondo l’impostazione accusatoria, Ubaldo Leo avrebbe messo in atto una serie di condotte estorsive nei confronti di un imprenditore locale operante nel settore del noleggio con conducente.
«Sono stato io ad incendiarti le macchine, se vuoi lavorare a Lecce devi darmi 10mila euro, hai un mese di tempo»: queste sono state le parole rivolte all’imprenditore dal 60enne leccese.
Nonostante le minacce, la vittima non ha ceduto alle richieste estorsive tanto che, a seguito del successivo avvertimento, si è verificato un ulteriore atto incendiario.
Dopo le indagini condotte dagli agenti di polizia della Squadra Mobile di Lecce, si è poi arrivati all’arresto per Ubaldo Leo. Nel corso dell’interrogatorio, il 60enne ha fornito la propria versione dei fatti, difendendosi dalle accuse.