La notizia
Galatina, quattro scheletri nel centro storico: il ritrovamento durante gli scavi per la rete fognante
Sembrano i resti di una famiglia. Spuntano una Tomba e vasellame, forse risalenti all’età medievale. Lavori sospesi in attesa di certezze sulla datazione
GALATINA - Gli scheletri di una famiglia custoditi in una antica tomba risalente con ogni probabilità all’epoca medievale emergono durante i lavori di allaccio della fognatura nell’area del centro storico, fra via Vittorio Emanuele, via Lillo e via Umberto I.
Il rinvenimento è avvenuto ieri mattina dagli operai della ditta che stava realizzando interventi nella zona. Durante i lavori di scavo, dopo la rimozione dei basoli, dalla terra rossa e alcune pietre sono spuntati dapprima alcuni piccoli vasi in terracotta ancora intatti e, subito dopo, gli scheletri in posizione orizzontale con la testa adagiata su un cuscino di pietra.
La scoperta è stata accolta con enorme stupore dai presenti, che hanno immediatamente interrotto gli scavi. E sul posto è arrivata un’archeologa della Sovrintendenza che, coadiuvata dal personale della ditta appaltatrice, ha fatto emergere con estrema attenzione e cura i resti umani di due persone adulte, di un bambino e altri resti appartenenti a un neonato. Le spoglie, una volta raccolte, sono state trasportate a Taranto, dove saranno sottoposte all’esame con carbonio-14 per risalire a una più precisa datazione.
Il cantiere è stato intanto sospeso in attesa delle decisioni su possibili nuovi scavi alla ricerca di eventuali altre tombe antiche. L’area si trova nel cuore della città antica, a pochi passi dalle due chiese più importanti della città: la Chiesa Madre di piazza San Pietro e la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, in piazzetta Orsini. I testi storici su Galatina indicano altri luoghi di culto, ora inesistenti, un tempo presenti all’interno delle antiche mura. L’ipotesi più accreditata è quindi che in quella zona tra le antiche chiese potesse essere stata realizzata una vera e propria necropoli e che quindi tutto il tratto fra via Vittorio Emanuele e via Lillo fosse un luogo destinato alla sepoltura. Determinante per ricostruire una pagina della storia locale sarà l’esatta datazione degli scheletri rinvenuti. Prima delle certezze fornite dall’esito delle analisi, ogni ipotesi è azzardata.