l'incidente

Uccisa da un'auto pirata sulla Minervino di Lecce - Giuggianello: denunciato un 38enne carrozziere

La tragedia lo scorso 4 novembre: l'uomo, per non essere scoperto, aveva provveduto a riparare la carrozzerie danneggiata. Dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso

Un carrozziere 38enne è stato denunciato in stato di libertà per la morte della donna 70enne che, lo scorso 4 novembre, è stata travolta insieme al marito 65enne sulla strada provinciale 62, che collega Minervino di Lecce a Giuggianello. Il 38enne, già noto alle forze dell'ordine, dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso. Insieme a lui è finito nei guai anche il suo datore di lavoro.

I coniugi, rimasti in panne con la loro auto a circa un chilometro e mezzo dal centro abitato, si erano incamminati in direzione del paese. In quel tratto di strada poco illuminato, un veicolo proveniente da Giuggianello diretto a Minervino aveva travolto in pieno la donna sotto gli occhi del coniuge. Per la 70enne i soccorsi erano stati inutili, invece il consorte era stato portato in ospedale e poi dimesso dopo alcune ore. Chi era al volante di quell’auto non si era fermato per prestare soccorso e nemmeno era servito l'appello del marito, che attraverso i media aveva chiesto al pirata della strada di presentarsi in caserma, senza alcun risultato.

Sono stati decisivi per le indagini i frammenti di uno specchietto retrovisore che sono risultati corrispondenti per forma e per matricola a quelli originariamente montati sul veicolo in uso al pirata della strada, inoltre i carabinieri hanno ricostruito tutto il tragitto che l’auto ha percorso dopo l’incidente analizzando decine di filmati ripresi dai sistemi di videosorveglianza pubblici e
privati presenti non solo nella zona dell’incidente, ma anche nei comuni di Giuggianello, Giurdignano e Spongano. Inoltre, ulteriori riscontri sono stati ricavati dagli spostamenti del telefono in uso al conducente, attraverso l’analisi dei tabulati telefonici.

Una volta individuata la targa del veicolo pirata, è emerso che il responsabile dell’incidente per non essere scoperto, aveva provveduto alle riparazioni dei danni sulla carrozzeria della propria auto, di conseguenza è finito nei guai anche il suo datore di lavoro per avergli consentito, probabilmente senza farsi troppe domande, di effettuare quei lavori nella propria officina.

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