Il caso
Lecce, alunna spintona e ferisce la docente: rischia la sospensione
La minorenne ha problemi di salute, avrebbe reagito in malo modo al culmine di una discussione
LECCE - Un normale richiamo e una reazione fuori dalle righe, a maggior ragione in una scuola. Uno spintone da parte di una studentessa alla professoressa, che l’ha fatta cadere rovinosamente per terra e l’ha costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso.
L’ennesimo episodio di violenza è accaduto in un istituto superiore di Lecce. Ma il caso va preso con le pinze, perché se è vero che a fare le spese della reazione spropositata è stata, come sempre più spesso accade, una docente, questa volta il responsabile è un’allieva non solo minorenne ma anche particolarmente fragile.
L’episodio si è verificato nei giorni scorsi in un’aula dell’Istituto tecnico economico «Olivetti» del capoluogo salentino. La studentessa avrebbe reagito in malo modo al culmine di una discussione. La professoressa, ormai non lontana dalla meritata pensione, per la caduta rovinosa ha rimediato lesioni e contusioni giudicate guaribili in 18 giorni dai medici dell’ospedale «Vito Fazzi» di Lecce, dove è stata accompagnata dopo l’aggressione. Ma forse più delle conseguenze fisiche sulla docente pesa lo choc per quanto è successo in classe, una situazione che non aveva mai vissuto in quasi quarant’anni di insegnamento.
Dell’accaduto è stata subito informata la dirigente scolastica dell’istituto, Patrizia Colella. La preside, che non ha voluto commentare l’episodio, ha avviato un procedimento disciplinare che potrebbe comportare la sospensione dell’allieva dalle lezioni.
L’episodio, che pure sembra fare storia a sé, richiama in ogni caso l’attenzione sulla violenza nelle scuole, perpetrata da parte di allievi o dai loro genitori nei confronti degli insegnanti. Solo un mese fa, sempre in provincia di Lecce, un professore dell’Istituto «Bottazzi» di Casarano è stato aggredito dal padre di un alunno di 16 anni. Il ragazzo ha chiesto al genitore di andare a scuola e di «spaccare la faccia» al docente, «reo» di avergli comminato alcune note disciplinari.