Il caso
Lecce, i compensi a nero dell'avvocato: la Finanza gli sequestra un milione e mezzo in contanti
Tutto parte da una verifica fiscale. Nel cassetto della scrivania la GdF ha trovato 70mila euro, altri 330mila in una cassetta di sicurezza. Il resto in una campagna
LECCE - Ha dichiarato soltanto una parte degli ingenti compensi che avrebbe percepito dai propri clienti. Un insospettabile avvocato 50enne, con studio legale in provincia di Lecce, è stato denunciato a piede libero dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme Gialle del capoluogo salentino agli ordini del tenente colonnello Giulio Leo. Al termine dei riscontri contabili-fiscali e dei conseguenti controlli incrociati, si è accertato che il professionista, per gli anni d’imposta dal 2018 al 2023, si è avvalso indebitamente del regime forfetario, destinato ai contribuenti minori, non svolgendo tutti gli adempimenti Iva previsti dal "regime ordinario" e indicando, nelle dichiarazioni obbligatorie ai fini delle imposte dirette, compensi notevolmente più bassi rispetto a quelli effettivamente percepiti per l’attività professionale svolta.
Il tenente colonnello Giulio Leo
E' partito tutto da una verifica fiscale. Nel corso dell’attività ispettiva i finanzieri hanno trovato, nella disponibilità del professionista, una somma di denaro contante pari a circa 1.500.000 euro, ritenuto il provento dell’illecito ipotizzato nascosto al fisco. 70mila euro erano nascosti nel cassetto della scrivania, altri 330mila in una cassetta di sicurezza. Il resto era occultato in campagna. La somma è stata sequestrata d’iniziativa (provvedimento già convalidato dal gip del Tribunale di Lecce) e l’avvocato è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce per in reati di dichiarazione infedele ed autoriciclaggio, nonché alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Lecce per il recupero delle imposte evase.