curiosità

Artista salentina conquista la terra degli zar. La sua arte? Dipingere con il vino rosso

Fabiana Pacella

Arianna Greco, artista e bandiera dell’arte enoica, curerà l’immagine ufficiale del XIII Salone dei Vini e dei Distillati Russi: taglio del nastro il 30 marzo a Sochi.

Dal Salento alla Russia, dallo Jonio di Porto Cesareo al Mar Nero.

Arianna Greco, artista e bandiera dell’arte enoica, curerà l’immagine ufficiale del XIII Salone dei Vini e dei Distillati Russi il cui taglio del nastro è previsto per il 30 marzo prossimo a Sochi. Un omaggio alla terra, tra storia ed innovazione, per scoprire le tradizioni vitivinicole russe. É questo il filo conduttore dell’evento, e la scelta di Greco viene dalla lunga esperienza della pittrice salentina che ha legato la sua passione per il vino a quella per l’arte e i pennelli intinti nei nettari di Bacco, che danno vita a opere di raro pregio e originalità.

Arianna Greco in Russia ha già tenuto numerose masterclass sulla pittura col vino, mostre e live painting. «Perché non usare il vino come colore su tela? Ci provo!», fu quella l’Eureka dell’artista, che dal 2011 ha dato vita all’Arte Enoica come nuovo filone espressivo tutto da scoprire, sorso dopo sorso. Una pennellata e il vino, con lei, diventa poesia. Da lì non solo tele ma anche eventi live in occasione di mostre di settore e degustazioni, per avvicinare il pubblico all’universo vino in modo nuovo.

Arianna Greco ha realizzato le immagini ufficiali di manifestazioni vinicole internazionali come «Encontro de Vinhos» in Brasile e il Salone nazionale dei Vini e dei distillati russi a Sochi in Russia dove ritorna, in un momento storico difficile, con l’augurio che l’arte ossa creare ponti di dialogo. «Il vino seduce« sarà il tema del salone in questo 2024.

«Ho personificato il potere seduttivo del vino nell’immagine di una Sirena», spiega Arianna «perché quello delle sirene è indubbiamente un canto seducente: la loro voce ammaliava i marinai, che nel tentativo di afferrarla la seguivano a nuoto. Così come il racconto del nettare di Bacco riesce ad ammaliare qualunque essere umano». Anche il vino scelto per le pennellate è italiano e nello specifico di tratta di Jalissia, un Nero di Troia prodotto dall’Azienda Mandwinery di Michela Manduano, giovane donna del vino.

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