sanità

Lecce e le cliniche al Fazzi: il piano del rettore di UniSalento Fabio Pollice

Maddalena Mongiò

I malumori dei dirigenti. Il rettore: «Sarò il garante di professori e primari» e assicura: «Tra cinque anni a Lecce un polo di eccellenza a livello nazionale»

«Nel giro di cinque anni saremo un’eccellenza e un polo di riferimento nazionale». Vede uno splendido futuro, per il “Vito Fazzi” di Lecce, il rettore di UniSalento Fabio Pollice e getta acqua sui turbamenti che attraversano i direttori o facenti funzione dei reparti dell’ospedale.

Rettore Pollice, dopo la firma del protocollo quale sarà la tempistica per attuare la “clinicizzazione” dei reparti del Fazzi?

«La clinicizzazione dei reparti da parte dell’Università si deve attuare dal quarto anno di Medicina e quindi dall’anno accademico 2024-2025».

La firma di questo protocollo agevolerà lo svolgimento dei concorsi considerando che sinora la partecipazione è stata scarsa quando addirittura non sono andati addirittura deserti?

«Il problema non è nostro, ma nazionale. In molti settori il numero degli abilitati è irrisorio. Questo è un problema perché non c’è un numero sufficiente di abilitati per soddisfare le esigenze. Le difficoltà si sono acuite perché non c’erano i reparti. Nel momento in cui si bandisce un concorso la persona si candida se gli viene offerto un posto all’università, ma anche un reparto da gestire. Senza il reparto non c’è attrattività per un medico che vive dell’attività assistenziale. È quella che crea ricerca, esperienza clinica. Per questo abbiamo rallentato i concorsi, in attesa di questa bellissima notizia. Ora riattiveremo i concorsi e posso anche impegnarmi per cercare di far venire qui persone dall’estero».

Dovrete fare i conti con i malumori dei primari. Vi preoccupa?

«L’architettura immaginata dovrebbe evitare le sovrapposizioni e ridurle al minimo, a garanzia di tutti. In ogni caso l’integrazione con l’Università sarà uno stimolo a migliorare, che riguarderà tutti. Il polo ospedaliero si rafforzerà, questo è sicuro, ma bisogna mettere da parte gli interessi personali e pensare al bene della collettività. Capisco le loro preoccupazioni e per questo mi faccio garante: sono pronto, per i prossimi due anni, ad andare spesso al “Vito Fazzi” per riunioni periodiche con tutti gli ospedalieri, insieme al direttore generale. Mi impegno, a partire già dal prossimo mese, a fare un incontro con i medici ospedalieri e i medici universitari. Se dovessero esserci criticità mi impegnerò personalmente per tutelare tutte e due le categorie e comunque nel rispetto di chi già opera nella struttura. Quello che dobbiamo immaginare non è l’interesse del singolo, ma quello della collettività. Significa migliorare il servizio assistenziale, far crescere l’occupazione diretta e indiretta, ampliare i servizi assistenziali. Potremo garantire tutto questo con i finanziamenti che già abbiamo ottenuto e con quelli che arriveranno».

Che tipo di investimenti?

«Stiamo realizzando investimenti che potranno qualificare ulteriormente l’ospedale. Realizzeremo un edificio che ospiterà la Scuola di Medicina, il centro di simulazione che sarà all’avanguardia al pari del centro di terapia genica Life Science Hub, arriveranno le risorse delle imprese che vorranno investire e quindi ci saranno imprese collegate all’ospedale. Ci sono imprese già interessate a trasferirsi in quell’area. Stiamo facendo investimenti nell’imaging per molti milioni di euro. I medici ospedalieri devono pensare che avranno a disposizione strumentazioni d’avanguardia».

Come si inserisce il Salento biomedicaldistrict in questo scenario?

«Abbiamo spostato la sede del Salento biomedical district all’ingresso del “Vito Fazzi”, al piano terra di una struttura che si trova proprio di fronte al polo ospedaliero - da mesi è lì - e abbiamo già fatto incontri con le imprese e nella seconda decade di marzo ne sono previsti altri. Anche questo è un segnale evidente del nostro interesse. La mia idea è di creare un distretto produttivo del settore biomedicale. Le ricadute per il territorio ci saranno e saranno significative».

Privacy Policy Cookie Policy