Il caso

Pista della Porsche a Nardò: le nuove riserve di Italia Nostra

Stefano Manca

Dopo l’ok della Regione Puglia al progetto di espansione della pista automobilistica Nardò Technical Center ubicata tra Nardò e Porto Cesareo e le osservazioni evidenziate interviene la Sezione Sud Salento di Italia Nostra

Nardò - Ampliamento pista Porsche, Italia Nostra solleva criticità. Dopo l’ok della Regione Puglia al progetto di espansione della pista automobilistica Nardò Technical Center ubicata tra Nardò e Porto Cesareo e le osservazioni evidenziate lo scorso 30 novembre presso la V Commissione alla Regione Puglia, interviene la Sezione Sud Salento di Italia Nostra.

«Il progetto Porsche – dichiarano il professor Marcello Seclì e il dottor Mario Fiorella – prevede una serie di interventi tra cui nove piste, diversi edifici tecnici e amministrativi, una mensa, un grande parcheggio, un centro per la logistica e la manutenzione, una stazione di servizio e altre opere (tra cui eliporto, centro medico e il potenziamento del servizio antincendio) pensate per aggirare la direttiva comunitaria in materia di habitat prioritari. Infatti gli interventi previsti interessano la Zona Speciale di Conservazione “Palude del Conte e Dune di Punta Prosciutto”, area di rilevante pregio ambientale, come risulta nei documenti riportati dalla stessa Porsche».

Italia Nostra lancia l’allarme green snocciolando i numeri: «È previsto lo sradicamento di oltre 400mila metri quadrati di foresta (40,5 ettari), di oltre un milione e mezzo di metri quadrati (165,5 ettari) di altre superfici boscate e di oltre 70mila metri quadrati (7,3 ettari) di habitat di steppa». Tuttavia l’associazione precisa: «Ciò non significa essere contrari all’ammodernamento dell’impianto Porsche ma al progetto tal quale e alla procedura di deroga sulla salvaguardia dell’habitat adottata dalla Regione. Per tale motivo – concludono Seclì e Fiorella – abbiamo chiesto di accedere all’area interessata dall’intervento, anche ai fini di ulteriori valutazioni». Intanto la Commissione Europea ha riaperto il procedimento di approvazione dell’ampliamento della Nardò Technical Center.

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