Il caso

Lecce: «La città nella morsa dello smog per colpa dei pullman inquinanti»

Mauro Ciardo

La protesta un docente del «Deledda» chiede all’amministrazione e a Sgm di risolvere il problema

LECCE - «Gli autisti della Sgm spengano i motori degli autobus durante la sosta, perché la città di Lecce sta diventando invivibile».

L’appello è di Pino Romano, docente presso il laboratorio di microbiologia dell’istituto superiore «Grazia Deledda» di Lecce, specializzato proprio in igiene sanitaria e ambientale.

Nel mirino ci sono le soste dei pullman con il motore lasciato acceso e la continua emissione di fumi e rumori, tali da rendere la situazione insopportabile specie per chi vive in alcune zone del capoluogo, dove affluiscono studenti e dove le corse hanno le loro stazioni di fermata per i passeggeri.

«Secondo la normativa vigente - ricorda il docente - i mezzi che fanno sosta devono spegnere il motore, proprio al fine di evitare l’emissione di particolato nel centro abitato. Non a caso anche sulle auto le moderne tecnologie sfruttano lo “stop and go”, per cui il motore si ferma durante la sosta e si riavvia con una semplice pressione del pedale. Riguardo ai pullman – prosegue - mi dispiace osservare che quelli della Sgm a Lecce praticano soste anche di quindici minuti con i motori accesi e gli abitanti sono costretti sia a respirare i fumi da gasolio - stigmatizza - che a sopportare un elevato inquinamento acustico anche a decine di metri di distanza dalle fermate».

Secondo Romano molto critiche in città sarebbero le zone del quartiere Stadio, piazza Palio e via XXV Luglio, ma è l’intero anello urbano racchiuso tra viale Grassi, viale dell’Università, viale Marche e viale Foscolo ad accusare gli stessi problemi.

«Per capire la situazione - è l’analisi di Romano - basti pensare che alcuni anni fa abbiamo effettuato un esperimento su viale XXV Luglio prima di una manifestazione podistica, misurando i livelli di particolato nei due giorni precedenti e in quello della gara. L’abbattimento fu notevole».

Sulla questione ha già interessato sia i vertici dell’amministrazione che quelli della società di trasporto, a quanto pare senza ottenere i risultati sperati.

«Ho scritto al sindaco Carlo Salvemini, all’ufficio ambiente con cui tra l’altro faccio i Ptco (i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ndr), all’assessore all’urbanistica Marco De Matteis, al direttore di esercizio della Sgm Ugo Guacci e all’architetto Giampaolo Scorrano, che collabora con il Comune per i programmi urbani complessi. La situazione rimane irrisolta, con gli autisti che continuano a mantenere i motori accesi, d’inverno per avere aria calda nel pullman e d’estate quella condizionata».

Da qui un ulteriore sollecito.

«Chiedo che la problematica venga affrontata seriamente per garantire la vivibilità dei residenti – conclude Romano con un appello – facendo intervenire la polizia locale e la stessa Sgm con opportune multe ai trasgressori». 

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