In salento

Porto Cesareo, lascia il carcere con permesso e se ne va in spiaggia a bere champagne con gli amici

Vincenzo Sparviero

Un detenuto di Veglie in semilibertà beccato dai carabinieri mentre mangiava e beveva nel lido

PORTO CESAREO - Aveva ottenuto un permesso speciale per lasciare il carcere ma solo per recarsi a lavoro in una ditta. Lui, invece, se ne andava al mare. I carabinieri lo hanno «beccato» in uno stabilimento balneare a Porto Cesareo a festeggiare e divertirsi con gli amici di sempre sorseggiando champagne. Il permesso, ovviamente, è stato subito revocato e difficilmente ora potrà sperare nella benevolenza dei giudici per mandarlo nuovamente fuori dal carcere.

È tornato in cella, dunque, G. C. (47 anni di Veglie) che era finito a Borgo san Nicola con una bella sfilza di precedenti alle spalle. Nel 2021 fu arrestato con due chili di marijuana e ad aprile dell’anno dopo nuovo arrestao quando venne trovato in possesso di un ordigno. La condanna - per questi reati - era stata di due anni e sei mesi di reclusione: una sentenza diventata definitiva che era stata tramutata con il regime della semilibertà, così come disposto dal Tribunale di Sorveglianza su richiesta dei suoi legali.

In pratica, il detenuto era stato autorizzato a lasciare il carcere per andare a lavorare in un’azienda della zona, per poi fare rientro di sera dietro le sbarre. Prescrizione che è stata disattesa. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina a sorprendere il 47enne mentre mangiava e beveva champagne in un lido di Porto Cesareo in compagnia degli amici di sempre. Come se non bastasse, durante il controllo avrebbe anche opposto ai militi che lo hanno prelevato e condotto nuovamente in carcere. Ripristinata subito, dunque, la custodia cautelare in carcere come deciso dal Tribunale di Sorveglianza a cui probabilmente presenterà una nuova istanza il suo legale, l’avvocato Cosimo D’Agostino.

Tra i suoi amici qualcuno ha detto che a tradirlo forse è stata la sua abbronzatura: tintarella che non avrebbe certo potuto prendere lavorando nella ditta per la quale aveva ottenuto il permesso di lavorare. Proprio per questo, probabilmente, sono stati avviati i controlli che hanno dato esito positivo. I carabinieri, però, non immaginavano certo di trovarlo a pasteggiare con lo champagne in uno dei lidi più importanti di Porto Cesareo dove il detenuto pensava di potersi «nascondere» tra i tanti bagnanti.

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