L'inchiesta
Lecce, teste di maiale al presidente Sticchi Damiani: indagini senza colpevoli
L'unica certezza è che il movente dell'intimidazione troverebbe le sue ragioni nella gestione della buvette dello stadio Via del Mare durante gli incontri di calcio
LECCE - Chiuse le indagini sull’atto intimidatorio messo a segno il 12 luglio dello scorso anno ai danni del presidente dell’Unione Sportiva Lecce e avvocato amministrativista Saverio Sticchi Damiani.
Gli agenti della squadra mobile e della Digos della Questura di Lecce hanno depositato in Procura il fascicolo contenente l’attività che per circa un anno è stata svolta per fare luce sulla sgradevole ambasciata con la quale ignoti, che tali restano al momento, «bussarono» alla porta del professionista recapitando due teste di maiale mozzate.
Una vicenda che sin da subito portò gli investigatori ad escludere una certa caratura criminale di registi ed esecutori a causa di evidenti grossolanità.
Una certezza emerge dall’attività investigativa: i «cadeaux» accompagnati da un volgare biglietto con su scritto «Sticchio puerco» sono stati pensati per il presidente dell’Unione sportiva Lecce, non per l’avvocato.
Dietro il gesto ci sarebbe la gestione della buvette dello stadio Via del Mare e le attività di somministrazione durante gli incontri di calcio.
Sarebbe questo, come emerso sin dalle prime battute d’indagine, il movente.
A memoria, intorno alle 6 di quella mattina di luglio, qualcuno raggiunse la porta di ingresso dello studio legale di Saverio Sticchi Damiani, all’interno di palazzo Tamborrino. A scoprire il pacco fu il custode del palazzo che allertò immediatamente il destinatario e mobilitò le forze dell'ordine. Sul posto arrivarono gli agenti della scientifica e i colleghi delle volanti.
Qualche ora più tardi, la seconda macabra scoperta. Un’altra busta contenente anch’essa una testa di maiale mozzata, lasciata davanti alla porta di ingresso dell’abitazione di famiglia del professionista, tra via San Francesco d’Assisi e via Piave.
Il fatto che la vittima non fosse presente era dettaglio probabilmente noto ai responsabili. Sticchi Damiani, in procinto di raggiungere i giallorossi a Folgaria, fu ascoltato subito.
Nella ridda di ipotesi formulate a poche ore dall’accaduto, prese piede quella che conduceva a dissensi e malumori inerenti le attività e la gestione delle stesse all’interno dello stadio.
Alcune telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un uomo intento a recapitare le due buste, ma la figura non è stata ripresa in volto per quanto ne sia stato tracciato una sorta di identikit.
Al momento non ci sono ufficialmente persone indagate. La palla passa alla Procura che deciderà sulla scorta degli elementi confezionati dagli investigatori, se iscrivere o meno qualcuno nel registro degli indagati.