Nel Leccese
Castrì, falegname ucciso in casa: perizia psichiatrica per una degli imputati
Secondo l’accusa Montinaro sarebbe stato ucciso col fine di rapinarlo dei soldi custoditi in casa. Venne trovato privo di vita il giorno dopo, legato mani e piedi ad un tavolo, incappucciato e imbavagliato, barbaramente picchiato e soffocato
LECCE - Sarà sottoposta a perizia psichiatrica Patrizia Piccinni, 48anni di Alessano, imputata in concorso con Angela Martella, Antonio Esposito, ed Emanuele Forte, per l’omicidio di Donato Montinaro, il falegname 76enne in pensione di Castrì ucciso nella sua casa la sera del 10 giugno dello scorso anno.
La Corte d’Assise di Lecce, presidente Pietro Baffa, ha accolto la richiesta avanzata dal legale difensore della donna disponendo l’accertamento peritale che dovrà stabilire se la donna fosse incapace di intendere e volere, se sia socialmente pericolosa e in grado di sostenere il giudizio. I quattro imputati, tutti presenti in aula, sono accusati di omicidio volontario con l’aggravante di aver agito in più persone, di aver posto la vittima in stato di incapacità ad agire e di aver commesso il fatto in una dimora privata. Secondo l’accusa Montinaro sarebbe stato ucciso col fine di rapinarlo dei soldi custoditi in casa. Venne trovato privo di vita il giorno dopo, legato mani e piedi ad un tavolo, incappucciato e imbavagliato, barbaramente picchiato e soffocato. La sorella e la figlia della vittima si sono costituite parti civili. Il processo riprenderà il prossimo 3 ottobre con l’ascolto dei primi testi dell’accusa.