Il caso

Giardino botanico sulla scogliera: a Gallipoli scattano sigilli e quattro denunce

Giuseppe Albahari

Per la piantumazione delle specie arboree sono stati frantumati scogli e rocce

GALLIPOLI - Hanno scavato scogliera e roccia per ricavare buche nelle quali mettere a dimora alberi e vegetazione di vario tipo.

È il motivo per cui i militari della Guardia Costiera cittadina hanno denunciato quattro persone e sottoposto a sequestro la zona destinata alla realizzazione di questa sorta di “giardino botanico”. Che sarebbe stata una buona pratica di implementazione del verde, se non fosse stata realizzata in un luogo assolutamente sbagliato, qual è il Parco regionale naturale “Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo”. Area, giova ricordare, fortemente tutelata, sottoposta ai vincoli quale Sic-Sito d’interesse comunitario e Zsc-Zona speciale di conservazione.

Il personale della Capitaneria di porto-Guardia costiera cittadina, che è guidata dal capitano di vascello Pasquale Vitiello, era impegnato nella quotidiana attività di sorveglianza ambientale e sulle zone demaniali. In località “Li Foggi”, situata sul litorale sud cittadino, si è imbattuto nelle presunte violazioni ambientali e paesaggistiche ed ha assunto il compito di polizia giudiziaria. I militari hanno sottoposto a sequestro l’area interessata ai presunti danneggiamenti, estesa circa 270 metri quadrati, operando d’intesa con la Procura della Repubblica di Lecce. La quale ha ritenuto necessari, sia impedire che fossero commessi ulteriori reati, sia non aggravare le conseguenze di quello che presenta le caratteristiche di un deturpamento di bellezze naturali.

Perché, come detto, l’area demaniale marittima interessata dagli scavi ricade in un ambito di notevole pregio paesaggistico e naturalistico e la creazione delle buche funzionali alla messa a dimora di vegetazione di vario tipo e piante arboree, ha deturpato la scogliera ed in conseguenza modificato un habitat sottoposto a specifica protezione. Ed è facile comprendere che quando si scava nella scogliera e si frantumano rocce, non solo si produce un danno irreversibile all’ambiente, ma si sconvolge un equilibrio naturale tanto pregevole, quanto delicato, in una zona di confine tra l’ecosistema terrestre e quello marino.

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