Nel Salento

Seclì, ultraleggero precipita in una cava: pilota muore carbonizzato. Procura apre inchiesta

Redazione online

Tragedia nei cieli del Leccese. Sul posto carabinieri e soccorsi

SECLI' (LECCE) - La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta sulla morte del manager tedesco Nikolaus Alexander Borst, 65 anni, deceduto ieri a bordo del suo ultraleggero precipitato in una cava in agro di Seclì (Lecce). L’ipotesi di reato è disastro aereo colposo a carico di ignoti. A breve il pm Massimiliano Carducci disporrà delle perizie tecniche sui resti del 'Savagè per accertare lo stato del velivolo ed un eventuale guasto tecnico che possa aver causato l'incidente. Le operazioni peritali non si annunciano semplici perché dell’ultraleggero è rimasto ben poco. Dopo l’impatto contro la parete rocciosa della cava, infatti, è esploso prendendo fuoco. 

I fatti

Un velivolo ultraleggero è precipitato finendo all'interno della cava Arcuti, a Seclì, nel Leccese. Sul posto stanno intervenendo soccorsi, vigili del fuoco e carabinieri, ma da quanto si apprende il pilota sarebbe morto carbonizzato dalle fiamme che si sono sprigionate dal mezzo. 

La vittima è un ex manager tedesco in pensione che da qualche anno si era trasferito in Salento, a Supersano. L’ultraleggero con il quale è precipitato, un aereo Stol, era di sua proprietà. Pilota provetto e con molte ore di volo alle spalle, era arrivato in Salento dalla Germania pilotandolo, quando si era trasferito in Puglia.

La cava in cui è precipitato si trova in agro di Seclì, lungo la provinciale che collega Neviano a Sannicola. Il velivolo è decollato poco dopo le 13 dall’aviosuperficie Macrì a Supersano. A quanto si apprende, alcuni testimoni avrebbero riferito di aver visto l’ultraleggero perdere lentamente quota per poi andare sbattere contro una delle pareti della cava. Questa dinamica avvallerebbe l’ipotesi di un malore del pilota. L'impatto ha innescato un incendio che ha lasciato solo un groviglio di lamiere.

La vittima: un 65enne tedesco 

Sull'ultraleggero precipitato a Seclì, in Salento, viaggiava il manager tedesco in pensione Alexander Nikolaus, di 65 anni. Dopo l’impatto contro una delle pareti rocciose della cava, l’ultraleggero, un biciclo Savage, è esploso ed ha preso fuoco. Il corpo del pilota è rimasto incastrato tra le lamiere ed è completamente carbonizzato. Sul posto hanno operato i carabinieri del Reparto radiomobile di Gallipoli e quelli della stazione di Aradeo, i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Il velivolo, ridotto ad un groviglio di lamiere, è stato sottoposto a sequestro.

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