Indaga la polizia

Gallipoli, picchiato a bastonate dal parcheggiatore abusivo: la vittima avrebbe dovuto partecipare al corteo in mare

Redazione Lecce

L’aggressione è avvenuta dopo una lite in occasione della festa della Madonna del Canneto

GALLIPOLI - Un parcheggiatore abusivo ha aggredito, l’altra sera, un giovane atleta che, insieme con i colleghi, si preparava a partecipare in kayak alla processione in mare di Santa Maria del Canneto. Dal 2010, i sub immergono un simulacro della Madonna nelle acque del porticciolo adiacenti il Santuario e lo fanno emergere nel tardo pomeriggio. Preceduta da kayak, la statua è portata a riva sullo scalo d’alaggio del Rivellino e poi in processione fino al tempio.

Le imbarcazioni sono di aderenti all’associazione “Gallipoli Sea Kayak”, la cui sede è vicina al Santuario e allo scalo d’alaggio del Canneto. Luogo che, insieme con lo spazio antistante, nelle sere d’estate diventa area di sosta “gestita” da un parcheggiatore, inutile dire sprovvisto di qualsivoglia autorizzazione.

Ciò crea difficoltà alla movimentazione dei kayak e l’altra sera uno dei giovani, carico di un natante da mettere in acqua, ha raccomandato al parcheggiatore di lasciare libero almeno un passaggio. La risposta non è stata conciliante, ma la situazione è peggiorata quando il giovane è passato con un secondo kayak con cui stava raggiungendo i compagni, una quindicina, che in fondo allo scivolo montavano delle fiaccole sulle imbarcazioni. Alle rimostranze dell’uomo, il giovane avrebbe risposto di non temerlo, ed è forse stato questo il fattore scatenante della reazione. Sta di fatto che, quando è ritornato nella sede sociale, il giovane è stata raggiunto da due uomini che hanno cominciato a malmenarlo e picchiarlo con un bastone di legno. Il giovane si è difeso alla meglio con una transenna che era nel locale, di cui ha guadagnato il piano ammezzato, dove è stato raggiunto, bastonato e minacciato di essere “gambizzato”.

Un socio lo ha trovato subito dopo riverso per terra, dolorante. Gli amici hanno chiamato “118” e Polizia di Stato. Fortunatamente, in ospedale al giovane sono state riscontrate solo ecchimosi e contusioni e non la temuta frattura del braccio. Ieri mattina, ha esposto in Commisariato i fatti che configurano un’aggressione in una proprietà privata aggravata dall’utilizzo di armi improprie.

«Esprimo piena e totale solidarietà e vicinanza a chi è stato oggetto di violenza gratuita - dice il rettore del Santuario, don Gigi De Rosa - Depreco fortemente un simile modo di comportarsi che oltretutto ha privato la manifestazione delle imbarcazioni dell’associazione».

«L’episodio - commenta il sindaco Stefano Minerva, che ieri mattina ha incontrato una delegazione di soci - è sicuramente spiacevole. Innanzitutto perché riguarda persone che operano anche nel campo del volontariato sociale e poi per l’immagine della città che siamo impegnati a costruire e che ripudia ogni forma di violenza».

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