L'iniziativa nel Salento

Esproprio delle mura fortificate di Acaya, la Regione dice sì alla mozione

Redazione online

Via libera al pressing sul Governo per salvare la cittadella fortificata. Il muro, nel degrado, è di proprietà dei privati

BARI - Si fa più concreta la possibilità di sottrarre al degrado le mura della cittadella fortificata di Acaya, nel comune di Vernole. Questa mattina il consiglio regionale ha approvato all'unanimità la mozione del consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo  de La Puglia domani e presidente di MrS che sollecita l'esproprio delle mura di Acaya, in stato di abbandono. 

Con la mozione approvata si impegna la Giunta regionale ad attivarsi subito con un’azione di pressing politico presso il ministero della Cultura affinchè sia individuato e messo in atto un percorso di esproprio delle porzioni in rovina e abbandono delle mura di Acaya di proprietà dei privati. Questo, al fine di consentire l’avvio delle necessarie azioni di messa in sicurezza e consolidamento, propedeutiche ad interventi di recupero e valorizzazione di questo straordinario patrimonio storico archeologico e culturale salentino. «Un passo concreto si compie oggi per sottrarre la cittadella di Acaya all’incuria e al degrado, grazie al sì unanime del Consiglio regionale» 

La struttura fortificata di Acaya sorge a Vernole, a pochi chilometri da Lecce, ed è minata dal tempo e dalla mancata cura. «In ossequio al principio di tutela del patrimonio storico come valore fondante della Costituzione, questo tesoro va sottratto all’incuria - dice Pagliaro - e messo al centro dell’attenzione e degli sforzi di tutti, dalle amministrazioni locali al Ministero della Cultura, passando per la Soprintendenza. E in questo la Regione può assumere il ruolo chiave di cabina di regia, di concerto con le associazioni locali che svolgono un ruolo prezioso per difendere il patrimonio comune storico artistico in pericolo».

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