Davanti alla stazione

Treni veloci, a Lecce manifestanti «divisi» per la presenza delle bandiere dei partiti

Redazione on line

Il sindaco del capoluogo salentino, Carlo Salvemini, ha deciso di lasciare il sit-in dopo pochi minuti.

La manifestazione di protesta che si è svolta questa mattina in stazione, a Lecce, per chiedere l'Alta velocità sino in Salento si è spaccata. Il sit-in era stato organizzato dal capogruppo regionale della «Puglia Domani», Paolo Pagliaro, ma aveva trovato l’adesione trasversale di molti politici salentini e anche dei sindacati. Però la presenza delle bandiere dei partiti e movimenti ha finito per dividere i manifestanti, a cominciare dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha deciso di lasciare il sit-in dopo pochi minuti.

«Il Sud, la Puglia e il Salento - commenta il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili (M5S) - meritano trasporti rapidi, sicuri, efficienti e sostenibili e per questo lavoriamo ad ogni livello istituzionale in sinergia e con spirito costruttivo, con proposte concrete come dimostrano le risorse ottenute per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Proprio perché riteniamo strategico il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto - prosegue - riteniamo la manifestazione di oggi alla stazione di Lecce scorretta nel metodo e superata nel merito dai fatti, essendo già previsto il finanziamento e la realizzazione della linea alta velocità e alta capacità fino a Lecce tanto da essere in parte addirittura realizzata tra Lecce e Brindisi. Il Salento e il Sud non sono affatto dimenticati o abbandonati e finalmente da qualche anno si lavora per colmare il gap degli ultimi decenni. È importante che la politica sappia condividere obiettivi e visione per concentrare l’attenzione sulla pianificazione dei prossimi 10-20 anni».

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