Gli scatti dei lettori
La foto del giorno del 6 dicembre 2025
VITTORIO LOVRI, BARI - «Nella fotografia, scattata a Cassano Murge, sono inquadrati alcuni cachi appesi a dei rami spogli: è un’immagine frequente in questa stagione, quando la pianta perde le foglie e i frutti, di un bel colore arancione, rimasti sull’albero perché ancora in fase di maturazione, risaltano nel cielo grigio. La pianta di cachi (il nome scientifico è Diospyros kaki), appartenente alla famiglia delle Ebenacee, è originaria della Cina meridionale, nella quale già duemila anni fa era coltivata; fu introdotta in America e in Europa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Fu apprezzata, tra i primi, anche da Giuseppe Verdi, che nel 1888 scrisse una lettera nella quale ringraziava chi gliene aveva fatto dono. La pianta, molto longeva, si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purchè ben drenato. I cachi offrono numerosi benefici salutari grazie al loro elevato contenuto di vitamine, fibre e antiossidanti. Favoriscono la salute degli occhi e della pelle, rafforzano il sistema immunitario e aiutano la digestione, contribuiscono al controllo della pressione sanguigna.