economia

Zes Unica, Giosy Romano è il nuovo commissario

REDazione primo piano

Già commissario straordinario della Zes in Campania, Romano sostituisce Antonio Caponnetto che, di recente, si è dimesso dall'incarico

Il ministro per la Coesione Raffaele Fitto ha nominato l'avvocato Giosy Romano coordinatore unico della Zes per tutto il Mezzogiorno d'Italia. Già commissario straordinario della Zes in Campania, Romano sostituisce Antonio Caponnetto che, di recente, si è dimesso dall'incarico. Il neo coordinatore della Zes unica è un avvocato amministrativista, presidente del Consorzio per l'Area di sviluppo industriale della provincia di Napoli e presidente della Cise, Confederazione Italiana per lo Sviluppo economico. Dal 2013 al 2018 è stato sindaco di Brusciano, in provincia di Napoli, e per un periodo anche presidente regionale dell'Anci.

«La nomina dell’amico Giosy Romano a coordinatore unico della Zes Mezzogiorno è un’ottima notizia perché si è scelto un professionista preparato e capace che ha già dato prova di guidare brillantemente la Zes Campania - il commento di Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier - sono sicuro che imprimerà un nuovo passo alla Zona Economica Speciale determinando un protagonismo attrattivo per la aree più svantaggiate del Sud. Il Governo ha fatto la scelta migliore che poteva fare per la guida della Zes, ha raddoppiato le risorse per il credito d’imposta, ora bisogna soltanto lavorare per attrarre nuovi investitori e creare lavoro e sviluppo».

La scelta di Romano non piace solo al centrodestra. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ritiene la nomina dell’avvovato «il riconoscimento all’importante lavoro da lui fatto nella gestione della Zes della Campania. Ci auguriamo che la nomina, anche grazie alla sua esperienza, possa consentire di superare per quanto possibile forme di burocratizzazione centralistica e accelerare gli investimenti», scrive De Luca sui social. Per il presidente campano ad ogni modo, «rimangono in piedi le incognite relative alla quantità di risorse utilizzabili, alle disponibilità complessive per il credito d’imposta e alla cumulabilità dei diversi incentivi delle imprese che investono nel Sud. È da auspicare che l’esperienza accumulata nella gestione della Zes Campania e la professionalità qui maturata, possa consentire in ogni caso una accelerazione dei processi di investimento nell’ambito dei programmi di sviluppo decisi dalle regioni».

Nelle scorse ore il barese Elbano de Nuccio presidente nazionale del Consiglio dei commercialisti, aveva espresso particolare apprezzamento per il provvedimento del Consiglio dei Ministri che ha raddoppiato da 1,6 miliardi a 3,2 miliardi l’entità delle risorse disponibili per il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella ZES unica del Mezzogiorno dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024. «Dopo la prima pubblicazione della ripartizione dei fondi disponibili - le parole di de Nuccio - abbiamo immediatamente sensibilizzato il Governo per fare il possibile per individuare maggiori risorse e, al contempo, per porre in essere procedure che privilegino progetti concretamente realizzabili». 

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