La riunione

Meloni: «Piano strategico Zes Unica fondamentale per l'Italia»

Disegnerà la politica di sviluppo del Sud per i prossimi 3 anni

ROMA - «Oggi adottiamo un provvedimento fondamentale per l’Italia e che contribuirà a disegnare la politica di sviluppo del Sud per i prossimi tre anni, ovvero il Piano strategico per la Zona economica speciale unica del Mezzogiorno». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, alla riunione di adozione del Piano strategico Zes unica. «Lo sviluppo della Zes unica - ha aggiunto - è una sfida per tutti, funziona e funzionerà se tutti gli attori coinvolti, Governo, Regioni, Enti locali, cittadini e imprese capiranno la portata di questa grande sfida». 

È in corso a Palazzo Chigi la riunione per la presentazione del Piano strategico Zes unica, a cui partecipa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. All’incontro, presieduto da Raffaele Fitto, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione, il Sud e il Pnrr, sono presenti i ministri competenti e i rappresentanti delle Amministrazioni centrali, dell’Anci, Upi e i presidenti delle Regioni del Mezzogiorno.

«Questo Piano intende valorizzare la vocazione del Sud, e dell’Italia nel suo complesso, ad essere polo produttivo di rilevanza globale, con una specifica attenzione alla frontiera tecnologica. Il Piano analizza il tessuto economico, sociale e produttivo del Sud e individua nove filiere strategiche e tre tecnologie prioritarie da promuovere: il digitale, il cleantech e il biotech - ha sottolineato Meloni - La Zes unica fa parte di una strategia più ampia, portata avanti dal governo per rilanciare lo sviluppo del Sud e della Nazione nel complesso e disegnare un percorso di crescita di lungo periodo».
«In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo adottato altre due importanti riforme che ci hanno consentito di raggiungere progressi significativi nell’impiego dei fondi europei della coesione e del Pnrr».

CON LA ZES UNICA IL SUD COMPETERA' AD ARMI PARI

«La Zes unica sostituisce le precedenti otto Zes limitate alle aree retroportuali che non hanno funzionato come avrebbero dovuto e, grazie ad un serio confronto con la Commissione europea, estende i benefici della zona economica speciale all’intero territorio di tutte le Regioni del nostro Mezzogiorno. Tutti i territori del Sud potranno in questo modo godere delle stesse opportunità di crescita e sviluppo: semplificazioni amministrative, benefici fiscali e un quadro coordinato di interventi e investimenti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, alla riunione di adozione del Piano strategico Zes unica.

«È un provvedimento nel quale personalmente credo molto, e al quale il Governo crede molto perché il suo obiettivo è quello di garantire al Mezzogiorno la possibilità di competere ad armi pari - ha continuato Meloni - è parte di un modello di sviluppo fondato sulla competitività, sugli investimenti, sulla libertà di impresa e sulla valorizzazione del capitale umano. È un modello molto diverso dalle logiche assistenzialistiche che abbiamo visto in passato e che hanno impedito al Sud di dimostrare appieno il suo valore. Perché il Mezzogiorno ha straordinarie ricchezze e potenzialità, che finora non sono state espresse appieno. Penso alla sua eccezionale posizione geografica, che lo rende una piattaforma naturale al centro del Mediterraneo, ma anche a ciò che rende il Sud famoso nel mondo, in termini di storia, cultura, bellezza, talenti e produzioni di eccellenza».

«Noi abbiamo guardato al Mediterraneo, al nuovo quadro geopolitico, alle grandi trasformazioni in corso nei mercati energetici e da qui abbiamo disegnato la strategia di sviluppo della Zes unica. È un quadro nel quale il Mezzogiorno ha tutte le carte in regole per contribuire all’autonomia strategica dell’Italia dell’Europa. E in questo senso la Zes unica è un mattone in più che noi mettiamo per costruire quel nuovo modello di cooperazione, sviluppo e partenariato con l’Africa che è alla base del Piano Mattei, che il Parlamento sta discutendo in queste ore e che identifica l’Italia come ponte tra il continente africano e l'Europa». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, alla riunione di adozione del Piano strategico Zes unica.
«L'obiettivo strategico che ci poniamo - ha sottolineato la presidente del Consiglio - è rendere il Sud un luogo dove sia conveniente investire. Ed è un’occasione alla nostra portata, perché la Zes unica del Mezzogiorno sarà la più grande zona economica speciale in Europa per numero di abitanti e supererà il primato della Polonia, che pure costituisce una buona pratica a livello internazionale».

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