I soldi per il Sud

Pnrr, un miliardo in meno alla ferrovia Napoli-Bari

Massimiliano Scagliarini

Le ipotesi di rimodulazione del ministero Infrastrutture. Troppi dubbi sul progetto: addio ai treni all’idrogeno

BARI - Una cura dimagrante da 7,3 miliardi che dovrebbe toccare anche le risorse assegnate alla Napoli-Bari, e che - in un diverso capitolo - dovrebbe spostare ulteriori finanziamenti sulla Metaponto-Potenza. Il pacchetto di proposte del ministero delle Infrastrutture per la revisione del Pnrr comporterà la rimodulazione di una lunga serie di progetti, ma dovrebbe cancellare dall’elenco alcune opere per le quali è ormai ritenuto impossibile il rispetto dei tempi imposti dal piano europeo.

Questo non significa necessariamente che le opere rimodulate non si faranno, ma (semplicemente) che per i cantieri «lunghi» i i soldi dovranno essere reperiti da fonti di finanziamento alternative (secondo qualcuno anche ricorrendo ai fondi della coesione che il governo per il momento non intende assegnare). È il caso dell’alta capacità Napoli-Bari per la quale ancora l’altra sera, da Manduria, il numero uno di Rfi Gianpiero Strisciuglio confermava il termine dei lavori al 2017 («Fine 2017» aveva detto a marzo il suo predecessore, Vera Fiorani). L’opera da 6,2 miliardi di euro è stata «spondata» sul Pnrr per 1,4 miliardi, ma i report di avanzamento segnalano appunto che il tiraggio finanziario potrebbe non attingere dalle risorse del piano europeo. Il motivo è collegato soprattutto alla tratta Hirpinia-Orsara da 1,3 miliardi che comprende un tunnel di 27 km sotto l’Appennino per il quale il progetto prevede 8 anni di lavori. Lo scavo non è ancora cominciato, l’opera ha una elevatissima complessità tecnica e ci sono da risolvere ancora problemi collegati all’esecuzione, ma Strisciuglio ha garantito la conclusione nel 2027...

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