L'intervista
«Giorgia e Emiliano? Vi spiego perché sono due tatarelliani», Sgarbi a Bari
«La Puglia mi piace per la bellezza, qui fonderei una città, Sgarbistan»
Vittorio Sgarbi ha presentato ieri al Country per la Fondazione Tatarella il nuovo saggio «Scoperte e rivelazioni» (Nave di Teseo), introdotto da Annalisa Tatarella
Sottosegretario Sgarbi, il suo nuovo libro formula un invito a scoprire capolavori italiani poco noti?
«Nasce da un viaggio in Italia fatto da una persona esperta di arte, che invece di vedere quello che indicano le guide, ha aggiunto un iter parallelo nelle chiese, nei musei e nei palazzi e nelle collezioni private. Invito a visitare luoghi dove le persone magari sono entrate, ma con occhio distratto. È arte magnifica, che non era mai stata catalogata. Configura l’attività parallela a quella del viaggiatore, dentro il viaggio: si scoprono opere nuove, singolari o con una interpretazione nuova… Come ammirare un quadro di Giovanni Bellini a Bari, nella Pinacoteca, interpretato in un modo differente»...
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