Il caso
Soumahoro, dirigenti di Sinistra Italiana: dubbi espressi ma Fratoianni non lo scarichi
È quanto si legge in una nota sottoscritta da 10 componenti della direzione nazionale di Sinistra italiana sul caso del deputato Soumahoro
BARI - «Alcuni componenti pugliesi della Direzione e dell’assemblea nazionale di Sinistra italiana hanno inviato al segretario nazionale Nicola Fratoianni una nota con la quale ricordano, con dovizia di particolari, le ragioni per le quali, a tempo debito, avevano sostenuto l’inopportunità della candidatura di Aboubakar Soumahoro. Non le ripercorriamo nel dettaglio perché non intendiamo prendere parte al linciaggio mediatico in corso, che ha ormai largamente superato il merito degli addebiti politici che gli sono rivolti. Chi ha scelto di candidarlo non può oggi scaricarlo con lo stesso disinvolto cinismo che lo ha indotto ieri a sfruttarne in termini elettorali la popolarità».
E’ quanto si legge in una nota sottoscritta da 10 componenti della direzione nazionale di Sinistra italiana sul caso del deputato Soumahoro e riferendosi (senza citarlo) al segretario Fratoianni. Sono Edoardo Biancardi, Stefano Ciccone, Elena Fattori, Sandro Fucito, Claudio Grassi, Alessia Petraglia, Serena Pillozzi, Antonio Placido, Silvia Prodi, Roberto Sconciaforni.
«Chi ha scelto di candidarlo ha prodotto un immenso danno di immagine a Sinistra italiana - proseguono - a quanti si battono tutti i giorni contro la piaga del caporalato, a chi è impegnato con correttezza e generosità nel settore dell’accoglienza. È bene quindi che assuma su di sé per intero la responsabilità politica di ciò che era prevedibile che accadesse ed è accaduto, convocando una apposita riunione della Assemblea nazionale di Sinistra italiana».
«La segreteria nazionale di Sinistra italiana non era a conoscenza di notizie che configurassero condotte illecite o di indubbia gravità a carico delle cooperative riconducibili ai familiari di Aboubakar Soumahoro prima della sua candidatura. Chi lo afferma mente e cerca di strumentalizzare a fini politici un caso che sta amareggiando ogni cittadino di sinistra, noi per primi. Per questo respingiamo categoricamente ogni strumentale illazione: lo sciacallaggio a posteriori è sempre un brutto spettacolo, e noi non abbiamo intenzione di partecipare. Chi sostiene di aver sempre saputo, dovrebbe chiedere a se stesso come mai non ha informato i cittadini o la magistratura prima delle elezioni». E' quanto si legge in una nota della segreteria nazionale di Sinistra italiana sul caso Soumahoro.