Donne e lavoro

La scienziata pugliese Torsi: «Ecco gli effetti virtuosi della legge Golfo-Mosca»

Michele De Feudis

Funziona la norma sulla parità di genere

«La legislazione per favorire la parità di genere funziona». È questa la riflessione di Luisa Torsi, accademica dell’Università di Bari e scienziata del Cnr. «I dati positivi sulla presenza delle donne nei cda delle aziende pubbliche rinvengono dalla applicazione della legge Golfo-Mosca: quel provvedimento obbligava le società partecipate con partner pubblici ad avere un quorum di donne nei consigli di amministrazione. All’inizio la soglia era del 30%, ora è aumentata fino al 40%. Riguarda purtroppo solo i cda e non gli amministratori delegati», spiega la professoressa barese.

«Quella legge ha visto l’Italia essere avanguardia mentre c’era chi prevedeva per le aziende tempi cupi con l’entrata in vigore della norma. Invece - prosegue nell’analisi - ci sono stati effetti positivi. Il numero delle donne nei cda è aumentato considerevolmente rispetto alle aziende che non avevano questo obbligo. Tra le sanzioni c’era anche l’obbligo di scioglimento degli organi di governo aziendale». Ma gli effetti sul sistema sono stati notevoli: «Registriamo un numero altissimo di donne nei cda, un abbassamento dell’età media dei componenti dei consigli, l’innalzamento del livello dei titolo di studio dei componenti. Tutto questo grazie all’applicazione di una quota di genere. Se applicate con intelligenza, queste formule statistiche, funzionano benissimo».

I punti in chiaroscuro: «Non c’è stato l’effetto traino. L’arrivo delle donne nei cda non ha portato alla...

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